Comunicato stampa.
Ieri 21 ottobre 2022 si è aperto un varco nella tenuta democratica del nostro Paese.
Non perché la conferenza dei servizi di Firenze abbia dato a Giani un parere, con una infinità di prescrizioni, ma favorevole,
ma perché in quella conferenza i moltissimi pareri depositati, compreso quello del Comune di Piombino, non sono stati esaminati, forse neanche letti.
In questo procedimento farlocco fin dal primo giorno il contraddittorio non è stato neanche preso in considerazione.
Il Commissario Giani così aveva deciso e così farà!
È questo il vulnus alla democrazia, che non conta solo per Piombino, ma per tutta Italia.
Noi siamo stati trattati da sudditi, non da cittadini e se questa cosa passerà tutti gli Italiani saranno trattati come tali.
Anche per questo ora è necessario ricorrere al TAR, oltre a tutte le altre motivazioni legittime che sono emerse.
Resisteremo per Piombino e per la democrazia.
Lavoro & Ambiente
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