Un caso che dimostra quanto sia ancora difficile in Italia la lotta alla mafia. Pompeo Piserchia, pregiudicato foggiano, è andato in gita al cimitero di Corleone, nel Palermitano, e ha fatto dei selfie con alle spalle le tombe dei boss Totò Riina e Bernardo Provenzano.
Piserchia ha scelto il luogo in cui ha scattato i selfie, risalenti a due giorni fa, come meta di pellegrinaggio in compagnia della moglie e del figlio piccolo e ha pubblicato gli scatti nelle storie di Facebook accompagnate in primis dalla scritta “Grandi Uomini”. Oltre a tutto questo è stato scritto anche: “Eccomi a Corleone, sono sulla tomba di Bernardo Provenzano: il 13 luglio 2016 è morto e oggi 13 luglio 2022 io sono qua. Per me restano grandi uomini. E’ un onore essere qui”. Nelle immagini sono ben visibili le foto nelle tombe di Riina e Provenzano e in sottofondo si sente il vociare di alcuni bambini.
Il momento per Piserchia si è concluso poi con i selfie in sequenza in compagnia della moglie con le lapidi alle loro spalle e con la posa dei fiori in loro memoria e con le scritte “Per Provenzano da parte di Pompeo e Pina da Foggia” e “Prima che me ne vado, perché non so se tornerò più, voglio dare un omaggio a questa grandissima persona: Bernardo Provenzano. Rimani sempre nel nostro cuore”. I video pubblicati nelle storie sono divenuti subito virali e sono giunti in non molto tempo alle forze dell’ordine, che li stanno esaminando, Piserchia nel suo curriculum criminale annovera diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio e nel 2019 una perquisizione effettuata dai Carabinieri portò al ritrovamento di una pistola con caricatore e matricola abrasa sotto la culla del figlio allora neonato.
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