Il Riordino del sistema sanitario Toscano non funziona

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Le politiche sanitarie della Regione Toscana stanno attraversando un periodo difficile, complice la recente legge di riordino del sistema sanitario approvata frettolosamente dal Consiglio regionale della Toscana uscente, quello del Governatore Enrico Rossi; un riassetto precipitoso dovuto ai tagli governativi sul fondo nazionale di oltre due miliardi di euro. 
Non ci risultano studi che mettono in relazione le macro fusioni delle organizzazioni sanitarie con il miglioramento della spesa e quello dei servizi sanitari, non incrementano la produttività e neppure l’aspetto economico.
La battaglia dovrebbe essere condotta in Regione, attraverso le forze politiche d’opposizione ma anche dal mondo degli stakeholder che ruotano intorno al sistema sanitario. L’analisi di quello che manca è piuttosto facile, mancainvece la proposta: quale sistema sanitario alternativo? 
Dai contesti periferici, come i Comuni potrebbero arrivare importanti proposte se si seguissero con costanza e attenzione i problemi, esistono strumenti come la Società della salute, un organismo deputato all’esercizio associato delle attività territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali integrate, dove il Comune di Piombino esprime la vice presidenza con l’Assessore Bezzini e ha il sindaco nell’Assemblea dei soci. 

Poi ci sarebbe anche la Conferenza regionale dei sindaci, l’organo attraverso il quale i Comuni partecipano alla definizione delle politiche regionali in materia sanitaria e al coordinamento della programmazione a livello regionale e locale. Paradossalmente, per il prossimo Consiglio comunale, ci troviamo un Ordine del Giorno della maggioranza con l’elenco dei problemi della sanità locale senza uno straccio di proposta se non l’elenco di quello che manca; nel dispositivo sono riusciti addirittura a chiedere alla giunta, quindi a se stessi, di ottemperarefinalmente alla richiesta già approvata in precedenza di convocare unConsiglio comunale monotematico sulla sanità; la stessa richiesta che pone alla maggioranza Rifondazione Comunista in una sua puntuale interrogazione. Questo “governo” locale non ha ancora capito il suo ruolo, sono loro che dovrebbero riferire in Consiglio, attraverso il sindaco e l’assessore alla sanità e se non fosse ritenuto sufficiente, dovrebbero convocare urgentemente gli enti sovra ordinati della Regione Toscana e dell’Asl Toscana Nord Ovest. 

Monica Bartolini Consigliere Comunale Ascolta Piombino

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Barbara Noferi

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