In Commissione il caso degli alberi abbattuti in viale Colli Aminei

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In commissione il caso degli alberi abbattuti in Viale Colli Aminei

La commissione Qualità della vita si è occupata oggi, su richiesta della consigliera Roberta Giova (La Città), dell’abbattimento di alcuni alberi all’altezza del civico 34 di Viale Colli Aminei.

E’ stato il perito agronomo Marco Pagano a spiegare le motivazioni dell’abbattimento di alcuni cedri piantati sul margine superiore di un muro pericolante che circonda il Parco Amendola, in corrispondenza del civico 34 di Viale Colli Aminei.

 Un parere tecnico ha infatti rilevato l’impossibilità di mettere in sicurezza il muro senza la rimozione degli alberi e delle loro radici. Una volta rimosse le cause del dissesto, sarà possibile procedere alla riqualificazione della piccola area: il muro sarà riparato e al posto dei grandi cedri saranno piantati alberi sempreverdi a basso fusto e cespugli. 

Nel corso della discussione è stato precisato che non si tratta di alberi secolari, ma di fusti ormai arrivati ai tre quarti della loro vita vegetativa in ambito urbano. Gli abbattimenti, ha concluso l’agronomo, sono sempre motivati o dal pericolo creato per i manufatti o da ragioni fitosanitarie.

È addirittura tardivo l’intervento su una porzione di strada che, per il transennamento, è da lungo tempo un tratto pericoloso per i pedoni, ha osservato la consigliera Giova. Infatti, molte mamme sono costrette a camminare sulla strada per accompagnare i bambini alle vicine scuole. Ma, ha concluso, innanzitutto andrebbero esplorate le possibilità di recuperare questi alberi, e, in secondo luogo, va chiarito il criterio con il quale l’Amministrazione, proprio nella zona dei Colli Aminei, ha negli anni proceduto all’abbattimento di tanti pini marittimi, elemento caratterizzante del luogo: è necessario che la commissione acquisisca gli atti per verificare se non si sia trattato di abbattimenti indiscriminati e immotivati.

Per il presidente di commissione Vernetti, in città ci sono moltissime situazioni di pericolo  determinate dalla scelta dissennata, compiuta molti anni fa, di piantare alberi inadatti all’ambiente urbano: i pini del Virgiliano e di Posillipo, ma anche gli alberi a ridosso dei fabbricati al Vomero o a Via Foria. Gli eventi meteorologici, i dissesti stradali e i rischi per i manufatti ci devono indurre, ha concluso, a prendere decisioni di lungo respiro, così come fa il nuovo Piano Urbanistico Comunale, improntato alla necessità di contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

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Redazione Napoli

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