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Gli incontri online della Fondazione Benetton

La Fondazione Benetton Studi Ricerche propone, giovedì 25 giugno alle ore 18, un incontro online sulla piattaforma Zoom, con Thilo Folkerts (100Landschaftsarchitektur, Berlino), Imma Jansana (Jansana-de la Villa-de Paauw Arquitectes, Barcellona) e Anna Lambertini (Università di Firenze), che hanno partecipato in veste di docenti ad alcune delle passate edizioni.

Pubblicato il 23 Giugno, 2020

In attesa del prossimo workshop di progettazione del paesaggio, rinviato a causa dell’emergenza sanitaria ma già in corso di preparazione, la Fondazione Benetton Studi Ricerche propone, giovedì 25 giugno alle ore 18, un incontro online sulla piattaforma Zoom, con Thilo Folkerts (100Landschaftsarchitektur, Berlino), Imma Jansana (Jansana-de la Villa-de Paauw Arquitectes, Barcellona) e Anna Lambertini (Università di Firenze), che hanno partecipato in veste di docenti ad alcune delle passate edizioni.

I tre paesaggisti si ritroveranno “virtualmente” con Luigi Latini e Simonetta Zanon, rispettivamente presidente del comitato scientifico e responsabile dei progetti paesaggio della Fondazione Benetton, per una breve conversazione che trae spunto dai luoghi e dai temi legati al paesaggio veneto che li hanno visti impegnati nelle esperienze condotte in Fondazione.

Per partecipare all’incontro su Zoom ci si deve iscrivere attraverso l’apposito link pubblicato nei canali social e nel sito della Fondazione Benetton, www.fbsr.it

Gli iscritti riceveranno via email il link di Zoom per prendervi parte.

L’incontro sarà anche trasmesso in diretta Facebook nella pagina della Fondazione.

Senza certo dimenticare l’incursione palermitana di Maredolce-La Favara (workshop 2017), i luoghi e gli ambiti attraversati dagli annuali workshop di progettazione del paesaggio del Fondazione Benetton – il paesaggio memoriale dell’Isola dei Morti di Moriago (2014), la polveriera dismessa sul Montello (2015), il Prato della Fiera di Treviso (2016), il giardino di villa Farsetti a Santa Maria di Sala (2018), il fiume Muson a Mirano (2019) – rappresentano bene la realtà del paesaggio veneto e la stratificazione storica che lo ha plasmato con segni ancora leggibili, ma ne mostrano anche le evidenti tensioni e contraddizioni, a partire dall’incessante e smisurato consumo di suolo e dagli affronti continui al suo patrimonio naturale.

L’Isola dei Morti di Moriago della Battaglia (Treviso) è stata teatro di una battaglia tra le più significative della Grande Guerra e, oggi, memoriale che intende tener vivo il ricordo dei molti soldati che nell’attraversare il fiume, in quel luogo, hanno visto le loro esistenze interrompersi. Rappresenta un paesaggio che induce a riflettere sui luoghi che rischiano di dissolversi sotto il peso della retorica o dell’indifferenza ai contesti senza i quali appare inservibile la semplice conservazione di manufatti e di singole testimonianze materiali.

L’ex polveriera di Volpago del Montello (Treviso) è stata al centro di un’esplorazione a carattere progettuale che ha riflettuto sui significati, sugli assetti e sui possibili usi di uno spazio nel quale vegetazione e dismissione, bosco e abitanti, rappresentano gli elementi chiave del paesaggio futuro.

Nel caso del Prato della Fiera di Treviso, il workshop ha rappresentato un momento di approfondimento su un grande spazio aperto che oggi vive uno stato di degrado e trascuratezza e viene percepito come un banale vuoto urbano. In continuità con la sua storia e con le sue caratteristiche di luogo informale e accogliente, ma non per questo privo di una concezione paesaggistica, questo luogo può invece ritrovare il suo significato e la sua forma a partire dagli usi e dalle aspettative dei cittadini e diventare un modello di “nuovo prato” per la città contemporanea che richiede di immaginare e progettare nuove accezioni di spazio comune in base a esigenze in continuo cambiamento.

Con il giardino di villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia), il workshop si è posto come momento di riflessione e sensibilizzazione sul ruolo che un importante insediamento di villa può svolgere nel paesaggio contemporaneo, in rapporto ai suoi legami con il contesto sociale, culturale, territoriale.

Il ruolo che un fiume può svolgere nel paesaggio contemporaneo, in particolare nel contesto della città diffusa veneta, in rapporto con il quadro sociale, culturale e territoriale è stato al centro del workshop dedicato al fiume Muson a Mirano (Venezia).

Attrattore e generatore di valori e significati ecologici, culturali, sociali ed estetici, il paesaggio può svolgere, soprattutto in questo momento, alle diverse scale e in differenti contesti, in ambito pubblico e privato, un ruolo centrale nella ridefinizione delle nostre abitudini e stili di vita e nella costruzione di comunità e cittadinanza consapevole.

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