In cambio di preziose informazioni sui decessi, due dipendenti di ditte funebri pagavano un operatore dell’obitorio dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano. E’ quanto emerge da un’indagine della Polizia Locale milanese, che ha emesso 3 misure cautelari interdittive: il dipendente ospedaliero, 57 anni, è stato sospeso dall’esercizio del pubblico servizio, mentre ai due lavoratori funebri (29 e 38 anni) di Milano e Baranzate è stato imposto il divieto di esercitare l’attività di impresario funebre. Il 57enne è accusato di aver consegnato in diverse occasioni documentazione relativa ai decessi in cambio di soldi. I poliziotti scrivono che “le conversazioni intercettate a partire da febbraio 2021 si sono rivelate indicative di una diffusa pratica corruttiva” e che il dipendente ospedaliero “comunicava i decessi che avvenivano in ospedale direttamente all’impresa funebre, indirizzava i familiari a specifiche onoranze funebri, millantando anche inesistenti convenzioni con il Comune di Milano che avrebbero garantito prezzi calmierati, e consentiva l’accesso al personale delle imprese funebri alle camere mortuarie”. I comportamenti degli imputati vengono definiti di “particolare sfrontatezza”.
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