Infortunio mortale, cade dal tetto e muore Fulvio Piscitelli 40 anni di San Paolo

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L’infortunio mortale ha portato al decesso di Fulvio Piscitelli,. 40 anni di San Paolo. L’uomo era salito sul tetto del capannone per controllare gli eventuali danni provocati dal vento dei giorni scorsi. Ad un certo punto però ha messo il piede in un punto sbagliato, ha perso l’equilibrio ed è caduto di sotto per un volo di otto metri. Fulvio Piscitelli è morto sul colpo nell’azienda tessile che dirigeva in via Aniene a Oste.

Piscitelli era il caporeparto della Torcitura di Domaso, azienda tessile che fa capo alla ‘Isy’ di Varese.

Sull’infortunio, l’amarezza della Usl

Sull’episodio ancora una volta la Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) Asl Toscana Centro si trova ad esprimere tutta la sua amarezza per il nuovo infortunio mortale che si è verificato ieri a Montemurlo, a causa della caduta di un lavoratore per sfondamento di un lucernario.

Questo è il secondo tragico infortunio che si verifica con la stessa modalità nel corso di quest’anno. Un altro infortunio dello stesso tipo si era verificato pochi giorni fa, per fortuna con esiti gravi ma non tragici.

Luigi Mauro, rivolge un appello a tutti i lavoratori, datori di lavoro, artigiani e cittadini a non avventurarsi su coperture senza le necessarie misure di sicurezza e ai committenti a non affidare lavori in copertura a ditte prive della necessaria idoneità tecnico professionale. Ricorda che è a disposizione per tutti lo sportello di informazione e assistenza, alla mail sportellosicurezza.prato @uslcentro.toscana.it.

Gli eventi di questo tipo si ripropongono purtroppo con puntualità tutti gli anni, a Prato e in tutta l’Area Vasta, specialmente a seguito di eventi atmosferici intensi: nella maggior parte dei casi sono causati dalla decisione di effettuare interventi di piccola entità, per loro natura “banali”, in un luogo, il tetto, dove il pericolo è sempre in agguato.

«Sono morti completamente evitabili, se solo si realizzasse la pericolosità del procedere su di una copertura, anche per breve tratto, senza nessun tipo di misure di protezione – dichiara Mauro – Proprietari e gestori di capannoni, lavoratori, “autonomi”, tutti sono a rischio in ugual misura nel momento in cui decidono di “andare un attimo su” a “vedere” o a “sistemare” senza nessuna misura di prevenzione e protezione, “tanto si fa presto».

La Asl comunque procederà intensificando la vigilanza a vista sui cantieri, che rimane un obiettivo prioritario dei servizi Pisll.

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Redazione Prato

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