I Gruppi Consiliari Partito Democratico e Anna per Piombino, ai sensi delle disposizioni previste dall’art. 45 dello Statuto Comunale e dagli artt. 35 e 36 del regolamento delle attività del Consiglio Comunale, presentano la seguente interpellanza alla quale richiedono che sia data risposta scritta ed orale in Consiglio Comunale:
Premesso che: in data 29/01/2019 entrava in vigore il DECRETO-LEGGE 28 gennaio 2019, n. 4 “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” convertito poi con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26;
Premesso inoltre che: suddetto Decreto Legge istituiva il reddito di cittadinanza come misura volta all’aiuto alla formazione e a trovare lavoro per precise categorie di persone al fine anche di “migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentando l’occupazione e contrastando la povertà e le disuguaglianze”;
Considerato che: la normativa vigente, secondo l’articolo 4 comma 5 del Decreto 4/2019 e in virtù degli accordi stabiliti nella Conferenza Unificata del 17 ottobre 2019, obbliga quanti stiano percependo il reddito di cittadinanza a rendersi disponibili presso il proprio Comune a lavorare per un monte ore pari ad 8 ogni settimana al fine di impiegare i disoccupati e far svolgere loro lavori utili per la
collettività;
Considerato inoltre che: nel caso in cui qualche percettore del reddito di cittadinanza decidesse di non rispettare questo obbligo scatta immediatamente la stessa sanzione che è prevista per quanti si rifiutino di rilasciare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità e si rifiutino di firmare il Patto per il Lavoro e cioè che il reddito di cittadinanza decade immediatamente e non se ne potrà fare nuova richiesta per i 18 mesi successivi;
Tenuto conto che: i lavori di pubblica utilità per i quali si può essere chiamati devono essere necessariamente coerenti con il profilo professionale del percetore del reddito di cittadinanza, con le competenze che questa persona ha acquisito, ai suoi interessi e alle propensioni che siano emerse nel corso del colloquio tenuto presso il Centro per l’Impiego;
Tenuto sempre conto che: possono essere offerti dei lavori di pubblica utilità all’interno dei seguenti ambiti: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni;
Ricordato che: sarà possibile accedere unicamente ai progetti avviati dal Co-
mune in cui si ha la residenza e solo e soltanto per un numero massimo di ore che sia compatibile con le altre attività svolte dal beneficiario del reddito;
Ritenuto che: nel nostro Comune, anche a causa dell’emergenza sanitaria in
corso, sono molteplici i lavori di pubblica utilità ai quali i percettori del reddito di
cittadinanza potrebbero accedere;
Si chiede al Sindaco e all’Assessore Sabrina Nigro:
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del Decreto legislativo n°39 del 1993.
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