Pubblicato il 7 Marzo, 2024
Irene Forti è il punto di riferimento di Alessandro Borghi, la donna che ha catturato il suo cuore dopo la fine della relazione dell’attore con l’ex Roberta Pitrone.
Chi è la fidanzata di Alessandro Borghi
Irene Forti ha 34 anni. Ex modella che viveva tra Londra e Roma, amante dei tatuaggi, è laureata in Economia Aziendale, con una specializzazione in Gestione delle Risorse Umane e Amministrazione del Personale.
Attualmente, svolge il ruolo di manager ed è la fondatrice di HomeMeansCasa, società di coaching psicologico che si occupa dello sviluppo di idee, contenuti e progetti artistici o di intrattenimento per film, serie tv e produzioni teatrali.
Appassionata di letture e di libri, si è legata al 37enne attore romano nel 2019.
Ma la coppia è apparsa per la prima volta ufficialmente in pubblico nel 2021, durante la Mostra del Cinema di Venezia.
Irene lo scorso maggio ha donato a Borghi la gioia di diventare per la prima volta padre.
Il nome del bambino, Heima, è stato ispirato da un viaggio in Islanda, dove una guida turistica ha spiegato una situazione incredibile dal punto di vista naturalistico, il temporale da una parte e l’arcobaleno dall’altra.
“Heima in islandese descrive una situazione, cioè il sentirsi a casa e nello stesso tempo nel mondo. La sera quando siamo tornati a casa ho detto ad Irene, è un bellissimo augurio per lui”,
ha confidato l’attore.
Heima, infatti, è anche il nome dato dai Sigur Ros, la più popolare band islandese che ha conquistato anche le classifiche internazionali ad uno dei loro progetti di successo.
La coppia è molto riservata, raramente appare in pubblico. Lo fa nelle occasioni più importanti, così come quella recente della presentazione della serie tv Netflix, Supersex, che racconta la vita di Rocco Siffredi.
La star degli attori porno è interpretata da Alessandro Borghi.
“Ne sono profondamente innamorato – dichiara l’attore su Irene – Mi dice sempre che ama le persone che si alzano al mattino e sanno chi vogliono essere. Questa frase per me è diventata ispirazione: la risposta non c’è, ma la domanda in sé attiva un processo che ti costringe a fare i conti con te stesso”.
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