La leggenda del “munaciello”, spiritello dispettoso o benevolo?

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Quando qualcosa scompare per la casa generalmente si dice “è stato o’ munaciello”. Chi è o munaciello? É una delle tante figure che popolano le storie, le leggende ed i miti di cui è piena la città di Napoli.

Ma esattamente da dove nasce questa figura e quali sono le sue peculiarità?

Chi è o munaciello?

Nell’immaginario popolare o munaciello è un uomo di bassa statura che si aggira per le case indossando un saio e sfoggiando delle fibbie argentate sulle scarpe.

Questo spiritello può essere dispetto o benevolo, a seconda dei casi. Può anche esprimere apprezzamenti verso una donna, palpeggiando le sue parti più intime. Si ritiene che si muova nei sotterranei della città, di cui è un esperto, per poi presentarsi nelle case delle persone.

Cosa fa questa figura misteriosa? Se prende in antipatia una famiglia fa molti dispetti, nascondendo oggetti preziosi ed importanti oppure rompendo stoviglie. Se invece prende in simpatia una famiglia, può far trovare monete e denaro nei posti più impensabili.

O munaciello di Piazza Garibaldi

Verità o leggenda, una vecchia cronaca racconta di un munaciello realmente esistito a Piazza Garibaldi, presso la stazione centrale. Si racconta che qui viveva una giovane vedova in ristrettezze economiche con i figli, alla quale spesso faceva visita un munaciello.

Il munaciello veniva trattato con grande rispetto e simpatia dalla donna, tanto da prenderla a cuore e farle trovare denaro sparo qua e là per la casa. Il fratello della donna, venuto a conoscenza della bizzarra storia, decise di giocarsi i numeri al lotto: 14 (i soldi), 15 (la meraviglia) e 1(il fantasma).

Centrò un terno secco sulla ruota di Napoli e con i soldi vinti acquistò un fabbricato in corso Umberto I, oggi diventato un albergo.

Da dove nasce questa figura?

Da dove trae origine questa inquietante e bizzarra figura? Sarebbero almeno due le leggende.

Si narra che nel 1400 una certa Caterina Frezza, una donna di nobile famiglia, concepì un figlio con Stefano Mariconda, un uomo del popolo mal visto dalla famiglia Frezza.

L’uomo fu ucciso e Caterina fu costretta a rifugiarsi in un convento, dove diede alla luce un bambino. Per tutta la vita quel bambino visse nel convento indossando gli abiti dei monaci, da qui il termine munaciello. Dopo la sua morte lo spiritello iniziò a comparire in diversi posti di Napoli ed i napoletani gli attribuirono poteri magici.

Un’altra leggenda, probabilmente più vicina alla realtà, raccontava che il munaciello era un vecchio gestore dei pozzi dell’acqua e si muoveva nei sotterranei. Grazie alla sua bassa statura, riusciva a passare attraverso i canali ed i cunicoli per entrare nelle abitazioni. Quando non veniva pagato per i suoi servizi, si vendicava facendo dei dispetti agli abitanti della casa rubando oggetti preziosi.

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Redazione Napoli

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