Tanti discutere ha fatto, in questi giorni, la polemica della Messa di Natale.
La presenza di norme anticovid che regolano la vita di tutti, inevitabilmente, ci stravolge la vita.
E anche le celebrazioni, in particolare, quella della festività del Santo Natale che prevede una messa notturna, o meglio in serata, deve, inevitabilmente, fare i conti con queste regole.
Per questa ragione anche il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello ha dato comunicazione ai suoi preti, su come gestire la situazione e soprattutto per non lasciarli soli.
“L’Avvento che stiamo vivendo ed il Natale – scrive monsignor Aiello – che celebreremo sono intrisi di semplicità e di silenzio, di paura e di essenzialità, di contagi e di vittime, di futuro incerto: sulle nostre povertà e su quelle del mondo invochiamo la venuta del Salvatore”.
E questo è il primo punta da cui partire per sentirsi parte di una festa che, probabilmente, nel tempo è stata più vista come una corsa al regalo, piuttosto che come la festa della luce che ci fa uscire dalle tenebre.
Oggi abbiamo bisogno di quella luce. La luce vera.
Ed ecco che per celebrare quella luce, il vescovo ha indicato ai suoi presbiteri di non iniziare la celebrazione della notte, più tardi delle 20.
Questo permetterà a tutti di essere a casa per le 22, rispettando i dettami di legge ma, nel contempo, vivendo l’amore di quel Dio che si è fatto bambino ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, spesso, figli ingrati.
Ci sono frasi, meme o domande che sui social diventano veri e propri tormentoni, senza…
L'uomo, un rifugiato africano, ha prima disturbato i passanti quindi gli avventori di un bar…
Dopo il bombardamento di una base militare in Iraq, proseguono le tensioni in Medio Oriente.…
Nel 1934 i due fuorilegge Bonnie Parker e Clyde Barrow, benché fossero criminali incalliti, entrarono…
Una ragazza di nome Ash si è sfogata in un video su TikTok per non…
Con il progetto teatrale “Testimoni oltre il buio” va in scena l’ultimo appuntamento della undicesima…