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La voce dei ristoratori: Vinciguerra e Leone in diretta Facebook

Aperture a singhiozzo e limitazioni creano ostacoli alla programmazione dell’attività di ristorazione che si fonda su acquisto e vendita di prodotti deperibili, mentre è stato più volte dimostrato che il rischio assembramenti è molto elevato all’esterno delle strutture. E’ necessario quindi trovare soluzioni diverse per ripartire una volta e per sempre in piena sicurezza.

Pubblicato il 12 Febbraio, 2021

“Limitazioni e chiusure non riducono la diffusione del Covid ma aumentano la povertà”.

I vari dpcm del 2020 hanno dimezzato il fatturato nel settore della ristorazione per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro. Una boccata di ossigeno è giunta appena lo scorso weekend, con locali in zona gialla che hanno registrato il tutto esaurito ed un incasso totale di 200 milioni di euro (fonte Coldiretti). Stessa ventata di recupero, benché minimo, si spera per il prossimo fine settimana in cui si festeggia anche San Valentino. 

Aperture a singhiozzo e limitazioni creano ostacoli alla programmazione dell’attività di ristorazione che si fonda su acquisto e vendita di prodotti deperibili, mentre è stato più volte dimostrato che il rischio assembramenti è molto elevato all’esterno delle strutture. E’ necessario quindi trovare soluzioni diverse per ripartire una volta e per sempre in piena sicurezza.

Idee e proposte che da mesi arrivano da parte di imprenditori del settore come Leonardo Leone (titolare dei Mamamì di Roma) che, in vista di una possibile proroga dell’ultimo dpcm al 5 marzo, ha unito la sua voce a quella di Ilario Vinciguerra. 

Lo chef stellato, ospite del format Alla ricerca della verità, ha ribadito la necessità immediata di riaprire e ripartire tutti insieme in sicurezza.  «C’è questo accanimento inutile sull’ospitalità, sulla ristorazione, sugli alberghi, sui barsostiene Vinciguerra – forte della curva epidemiologica che aumenta mentre i ristoranti che si sono attrezzati, proprio su richiesta stessa del Governo, con tutti i dispositivi per garantire la sicurezza sanitaria, ancora sono chiusi. Gel, mascherine, termometro, sanificatori, tutto. Abbiamo tutto! E se il Governo ha qualcosa da aggiungere, che ce lo dica. Ma la diffusione del virus non dipende assolutamente dai ristoranti. Non sappiamo più cosa inventarci per lavorare e stare aperti secondo le diverse disposizioni. Invece di costringerci a chiudere il Governo avrebbe dovuto formarci e sostenerci nell’osservare le disposizioni date». 

Vinciguerra è la conferma che si superano le difficoltà affrontando e adattandosi al cambiamento dice Leonardo Leone, ideatore del metodo SPEM –. Per questo motivo sono stato davvero lieto di averlo ospite della mia trasmissione, in cui ha dato prova di inventiva e creatività continua per riuscire a tenere in piedi la sua attività nonostante i continui sgambetti della vita. L’incontro è stato anche l’occasione per condividere idee e difficoltà del momento con centinaia di migliaia di followers che mi seguono. Tra loro tanti sono imprenditori e professionisti, ma ci sono anche  dipendenti di piccole e medie imprese che pure stanno pagando a duro prezzo le conseguenze di questa pandemia”.

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