Nel bolognese scoperto un laboratorio di camici per uso ospedaliero clandestino.
I camici riportavo le etichette di fabbricazione di una ditta veneta specializzata, ma in realtà erano prodotti in un laboratorio tessile clandestino a Castel Maggiore. Lo hanno scoperto i carabinieri che hanno sequestrato la merce e denunciato il titolare della ditta, un imprenditore cinese di 49enne. Nel sopralluogo, i Carabinieri hanno verificato che nell’azienda venivano prodotti camici medici del tipo utilizzato nelle sale operatorie, ai quali venivano apposte le etichette di una ditta del Trevigiano che risulterebbe anche tra i fornitori della sanità pubblica della Regione Veneto.
I carabinieri erano andati nel capannone di via Corticella semplicemente per notificare un atto all’imprenditore cinese, ma al loro arrivo c’è stato un vero e proprio fuggi-fuggi degli operai. I militari sono riusciti a bloccarne in quattro: erano tutti irregolari e a quanto risulta lavoravano ‘in nero’ e alloggiavano nel laboratorio, dove oltre alle macchine da cucire c’erano materassi e zona cucina.
Il 49enne titolare del laboratorio è stato denunciato per impiego di manodopera irregolare, mentre i quattro operai sono accusati di immigrazione clandestina.
Lo apprendiamo da Ansa.it
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