Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si è detto favorevole al Green pass obbligatorio per accedere in azienda, con la sola condizione che non comporti il licenziamento. A rispondere a Landini è Valerio Arenare, segretario nazionale del Sinlai: “Quello che ha detto è incommentabile, si vergogni. È indegno che abbia ancora il coraggio di guardare in faccia i lavoratori, tanto più i suoi iscritti, che ha tradito palesemente, dichiarandosi favorevole ad una discriminazione del genere. Diversamente noi – conclude Arenare – ci batteremo in tutti i modi affinché il Green pass non diventi mai obbligatorio per poter lavorare. Il lavoro è un diritto inalienabile che non può essere soppresso per nessun motivo, tantomeno per esercitare la propria libertà di scelta”.
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