La notte tra venerdì e sabato scorso era scoppiato l’inferno, nella casa di riposo “Villa dei Diamanti” di Lanuvio, alle porte di Roma. Cinque anziane ospiti della struttura erano morte a seguito di quella che sarebbe stata, rimane l’ipotesi più probabile, un’intossicazione da monossido di carbonio.
Gli altri cinque che alloggiavano nella struttura conosciuta come “Villa dei Diamanti”, nelle campagne romane, e due assistenti erano stati ricoverati in gravissime condizioni, dopo che un impiegato della struttura aveva scoperto gli anziani a terra prima di sensi la mattina seguente. Da ieri ci sono due indagate per i tragici fatti, le proprietarie della struttura, Sabrina Monti e Desiré Giustiniani, per il reato di omicidio colposo plurimo.
La procura di Velletri, che si occupa del caso, va avanti nelle indagini e riceverà a breve i referti medici dopo gli accertamenti sulle vittime. “Sulle cause della tragedia c’è ancora da far luce – ha detto l’avvocato difensore delle due indagate – Allo stato, non si ipotizza alcuna negligenza, imprudenza o imperizia specifica a loro carico”.
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