E’ morto ieri a Borgo Sabotino mentre si occupava della manutenzione di un campo di pannelli fotovoltaici. Si chiamava Boris Kandjikov, ed era di origine bulgara. A settembre avrebbe compiuto 36 anni e viveva a Sermoneta Scalo in via dei Latini.
Per lui non c’è stato scampo: la scossa elettrica che lo ha travolto è stata letale.
Una tragedia consumatasi in via Astura, nella zona della centrale Nucleare. Testimoni raccontano che il corpo della vittima era semi carbonizzato.
Boris era un operaio specializzato, assunto regolarmente da una ditta di Bari che stava eseguendo dei lavori di manutenzione nell’impianto di proprietà di un’azienda altoatesina.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri della stazione di Borgo Sabotino insieme ai tecnici della Asl e al personale dell’Ispettorato del Lavoro. La Procura ha aperto un’inchiesta condotta dal pm Giuseppe Bontempo e nelle prossime ore sarà affidato l’incarico al medico legale per l’autopsia. A dare l’allarme sono stati i colleghi preoccupati perché Boris non rispondeva più al telefono.
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