Il motivo?
“È una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche”, ha obiettato la cantante, che per questo è stata sommersa dalle critiche sui social.
Sono alcuni degli oltre 500 commenti che si leggono sulla sua pagina Facebook.
E’ c’ è anche chi osserva: “Se considera Bella Ciao come una canzone politica, intesa come di parte, essendo esclusivamente antifascista e antinazista ma di tutte le parti politiche che presero parte alla Resistenza dai comunisti ai cattolici ai liberali, le consiglio un ripasso delle basi della Costituzione italiana”.
Altri non usano mezze misure: “Mi ha fatto vergognare, con il suo rifiuto a cantare Bella Ciao. Vuol dire non conoscere le radici della sua terra. La canzone ha una storia e una prima versione che era il canto delle mondine, sfruttate e maltrattate. Bella Ciao è il canto che dà la voce agli oppressi. Ha perso una buona occasione peccato”.
Ma c’ è anche chi non è d’accordo e difende la scelta della Pausini: “Finalmente un’artista con un po’ di carattere”.
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