Vittorio Sgarbi è attualmente sottosegretario alla Cultura del Governo Merloni ma, è anche sindaco di Sutri, assessore alla Cultura a Viterbo, prosindaco di Urbino, commssario per le Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara Arte, del Mart di Trento, del Mag di Riva del Garda e della Gipsotheca del Canova. Il critico d’arte è anche in tour per uno spettacolo su Caravaggio e, da poco, è stato eletto consigliere regionale in Lombardia.
Un totale di dieci cariche ma, Sgarbi non intende dare le dimissioni da alcuna, come spiega oggi sul Corriere della Sera. Il critico d’arte confessa che la sua giornata “è una continua sovrapposizione. Oggi mi sono occupato di un problema per un albergo a Napoli, poi di un quadro degli Uffizi, beghe con le sovrintendenze e ho risposto ad almeno 50 telefonate”. Sgarbi sostiene di dormire dalle 5 alle 10 del mattino “perché la notte a un certo punto la gente smette di rompermi le palle e ho finalmente tempo di leggere e pensare. Al lavoro nessuno fa niente fino alle 11”.
“Bevo solo acqua gassata e lambrusco. L’ho suggerito io a Berlusconi che era astemio. Gli è piaciuto e ogni tanto lo beve, così lo ha inviato anche a Putin per contraccambiare la vodka”. Sgarbi, però, ci tiene a precisare che non si diventa ricchi con gli incarichi: “Più ne hai e meno soldi prendi. E tutte le presidenze delle Fondazioni sono a titolo gratuito”. Di certo, Vittorio Sgarbi dovrà dimettersi dal Pirellone per incompatibilità, sempre che non scelga di abbandonare il Parlamento. Per adesso si limita a dire: “Che io mi dimetta è tutto da vedere. Quelli sono voti miei”.
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