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Leccese accoltellato per strada. Arrestato fratello 55enne, minacciava da tempo di ucciderlo

Pubblicato il 30 Dicembre, 2021

Dalle parole ai fatti. Prima le tante minacce, poi l’aggressione. Si chiude un primo cerchio sul caso del leccese accoltellato per strada, nella tarda serata dello scorso 27 dicembre, in Piazzetta Congedi a Lecce. Il 47enne colpito a sangue freddo dal fratello 55enne era finito in Ospedale lunedì scorso ed era vittima da tempo di minacce e irruzione armate che non davano pace nemmeno ai suoi famigliari. Poi le parole sibilline, inequivocabili, crude, fredde e violente: “Ti ammazzerò entro Natale”. Ora è finito nei guai ed in carcere, a Borgo San Nicola, Fabio Marzo, 55enne accusato di stalking da incubo nei confronti del fratello, fino all’accoltellamento. Dai riscontri investigativi è emerso che l’accusato avrebbe messo in atto una condotta persecutoria ai danni della vittima durante i mesi scorsi, rendendogli la vita impossibile. Tutto ciò è confermato dalle denunce e segnalazioni presentate presso il comando dei carabinieri e la Questura del capoluogo salentino da parte del leccese accoltellato. Massimiliano Marzo, questo il nome della vittima 47enne, avrebbe avuto la colpa di legarsi sentimentalmente alla ex compagna del fratello maggiore. L’odio covato, quindi, avrebbe il suo movente principale nella gelosia.

Leccese accoltellato, la cronaca degli episodi di violenza prima dell’aggressione

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Rabbia e recriminazioni che sono sfociate, dopo tante minacce, avvertimenti e persecuzioni, nell’accoltellamento di lunedì sera, avvenuto nei pressi del Rione San Lazzaro a Lecce. L’uomo si era poi allontanato velocemente verso il centro storico dove è stato ritrovato in compagnia di una 41enne e denunciato a piede libero. Il leccese accoltellato, invece, fu accompagnato dai sanitari del 118 e ricoverato in Ospedale, dove si trova tuttora per lesioni al fianco sinistro. Prima della degenerazione nella tarda serata di lunedì, come detto, si erano susseguite molestie, ingiurie, offese, aggressioni, minacce di morte, violenze verbali, anche in presenza della madre e nei confronti della stessa. Il tutto andava avanti dal 2020. Questi i precedenti che, in particolare da agosto di quest’anno, sono diventati sempre più frequenti e violenti. In data 8 settembre 2020 l’uomo preso da un eccesso di ira si scagliava contro la porta di ingresso dell’abitazione del fratello colpendola con calci e pugni proferendo ingiurie e minacce. La stessa condotta la ripeteva il 17 agosto del 2021 quando contro il portoncino blindato dell’abitazione scaraventava una lavatrice proferendo minacce e brandendo un coltello. Il giorno dopo, poi, il 18 agosto 2021, sempre presso l’abitazione del fratello, riusciva a sfondare il portoncino d’ingresso e, facendo irruzione all’interno dell’appartamento, armato di coltello, sfasciava suppellettili e mobilio. L’11 ottobre 2021, invece, presso il negozio della madre, dove si trovava anche il fratello, dapprima minacciava la donna e poi sferrava un pugno in testa al fratello minacciandolo di morte con un coltello. Ancora il 30 novembre 2021 sempre presso il negozio della madre dei due, l’arrestato dava in escandescenze con minacce e promettendo che avrebbe ucciso il fratello prima di Natale. Il 2 dicembre 2021, infine, l’arrestato si introduceva in casa del leccese accoltellato, dalla finestra, e con una torcia lo cercava gridando e pronunciando minacce e ingiurie.

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