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L’Ema frena sulla quarta dose: “troppi vaccini ravvicinati abbassano le difese”

Pubblicato il 14 Gennaio, 2022

Israele, Danimarca, Cile, Germania e Francia sono già pronti alla somministrazione della quarta dose, ma l’Ema avvisa: “Può essere dannoso”

Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale dell’Ema afferma l’insostenibilità di richiami ogni 3-4 mesi.

Come riporta anche oggi la Repubblica, le sue parole sono state: “Non possiamo continuare con booster ogni 3-4 mesi”, la variante Omicron, comparsa negli ultimi mesi sta dilagando e presto sarà la variante dominante.

Mentre sembrano trovare maggiore consenso gli antivirali orali ed endovenosi come Paxlovid e Remdesivir che sembrano mantenere l’efficacia contro Omicron e potrebbero validamente aiutare a contenerla.

Anche Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di medicina molecolare all’Università di Padova si è espresso fermamente contrario a quella che chiama “maratona vaccinale”. Sotto accusa, da parte del direttore, la poca efficacia nel tempo di questi vaccini che necessitano un richiamo per ogni variante che spunta in circolazione, è un “sistema che danneggia il sistema immunitario”, afferma.

Nel frattempo la situazione epidemiologica è preoccupante in tutti gli Stati membri della comunità Europea, la variante Delta è ancora presente e sembra più aggressiva di Omicron, seppur meno contagiosa. Studi clinici effettuati in Gran Bretagna, in Sudafrica e in alcuni stati europei mostrano che i casi di pazienti ricoverati con Omicron è circa la metà rispetto a Delta.

Nel frattempo negli Stati Uniti la corte suprema ha bloccato il provvedimento richiesto dall’amministrazione Biden circa l’obbligo vaccinale o l’effettuazione di test settimanali per chi lavora nelle grandi aziende, qualcosa di simile al Green Pass italiano. Bloccato anche l’obbligo di mascherine sul posto di lavoro. Provvedimenti che invece hanno avuto il via libera per i dipendenti delle strutture sanitarie.

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