“Eni ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla Russia. In ogni caso Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali”. Ecco quanto ha reso noto un portavoce del gruppo petrolifero.
Sospeso l’acquisto di petrolio dalla Russia.
Eni, originariamente acronimo di Ente nazionale idrocarburi, “segue da vicino gli sviluppi” riguardanti la situazione in Ucraina. Lo riportano Ansa e Reuters. “La scelta del gruppo va oltre le sanzioni europee imposte finora a Mosca in seguito alla guerra scatenata in Ucraina, che finora non hanno toccato le esportazioni di materie prime energetiche“.
Non risulta congelato l’acquisto di gas da Gazprom, posto che ci sono contratti a lungo termine. Eni ha annunciato la settimana scorsa che sarebbe uscita dall’azionariato di Blue Stream: si tratta del gasdotto che trasporta gas russo fino alla Turchia, appunto in comproprietà con Gazprom.
Draghi è atteso oggi in Francia: parteciperà al vertice europeo straordinario di Versailles, relativo all’energia. Saranno sul tavolo anche altri aspetti connessi al conflitto: in particolare la condizione dei rifugiati e gli effetti delle sanzioni. Entro la primavera è necessario che si sostituiscano circa 16 miliardi di metri cubi di gas, da ottenere da altri fornitori.
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