A vuoto la richiesta della Procura generale di Bologna. Giovanni Paolo Bernini, ex assessore al comune di Parma, non può infatti essere perseguibile per danno d’immagine dalla Corte dei conti nell’ambito del processo Aemilia, e non dovrà pagare il risarcimento di 100.000 euro che era stato richiesto allo stesso modo.
Bernini infatti era stato inizialmente accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e poi di voto di scambio. In seguito l’accusa era mutata in corruzione elettorale per un versamento di 50.000 euro al boss Romolo Villirillo. La mancanza di una condanna del politico ha però fatto decadere l’imputazione della Corte dei Conti.
Stefano Ravaglia
Su Netflix sta impazzando "Baby Reindeer", una serie tv che parla di una stalker e…
Catania, quartiere “Centro”. Arrestato un pusher che riforniva la zona movida di piazza Currò
Nel primo pomeriggio di ieri, 26 aprile, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, gli…
Una storia terribile ma allo stesso tempo commovente giunge dagli Stati Uniti, precisamente dalla Virginia,…
Un romeno di 45 anni ad Ardea, in provincia di Roma, si è recato dai…
In molti avranno probabilmente visto il film "Hachiko" interpretato da Richard Gere e tratto da…