Un dodicenne sarebbe stato insultato, preso a calci e colpito da sputi perché ebreo da due ragazzine di 15 anni in un parco di Campiglia Marittima (Livorno). Il fatto, secondo quanto raccontato dalla pagina Facebook del Comune di Campiglia, è accaduto domenica pomeriggio al parco Altobelli. Il padre del piccolo ha formalizzato denuncia ai carabinieri per ingiurie e lesioni.
Il 12enne, che si trovava con altri coetanei, senza motivo sarebbe stato prima invitato a tacere dalle due ragazze e poi apostrofato con frasi antisemite come “devi bruciare nei forni”. Dopo la discussione, le due avrebbero preso a calci e pugni il 12enne che, tornato a casa, ha raccontato tutto al padre.
“Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro Paese – spiega il primo cittadino del Comune livornese -. L’amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita”.
“Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò tra oggi e domani con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata”.
L’amministrazione comunale, si legge a conclusione del post, “esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l’orrore che questi atti suscitano. Stop all’antisemitismo”.
Comunità ebraica Livorno: “Aggressione non casuale” “Questa vicenda non riguarda solo gli ebrei ma tutti: risulta inspiegabile come, nel 2002, trovino ancora terreno fertile tali sentimenti di razzismo e antisemitismo. Un episodio cosi’ scioccante, pesante, inspiegabile. Cosa c’è dietro l’aggressione da parte di due 15enni? Io spero che ci siano conseguenze, spero questa cosa non si concluda con due pacche sulle spalle perché sarebbe anti-educativo. Cerchiamo di capire cosa c’è nella testa di queste ragazze”. Lo dice il presidente della comunità ebraica di Livorno Vittorio Mosseri. “Vista la vicinanza alla Giornata della Memoria non credo che sia un fatto casuale”, aggiunge.
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