LUNEDI 8 MARZO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE

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PIOMBINO PRESIDIO IN PIAZZA CAPPELLETTI DALLE ORE 10:30 ALLE 13:00 E DALLE 16:00 ALLE 19:00.

USB risponde all’appello lanciato da “Non una di meno”, proclamando lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata dell’8 marzo 2021. Solidarietà ai lavoratori della scuola che gli hanno vietato il diritto allo sciopero, USB Scuola avrebbe partecipato, incentrando l’azione sui temi più urgenti. Innanzitutto, è necessario continuare a combattere la precarietà e lo sfruttamento dei lavoratori non ancora immessi in ruolo. Serve l’assunzione di nuovo personale, a cominciare dai precari con almeno 3 anni di servizio con un concorso per soli titoli.

Il 2020 è stato l’anno in cui si è squarciato il velo sul ruolo della riproduzione sociale e sul peso del lavoro di cura scaricato sulle donne, sulla violenza come fenomeno sistemico, sullo sfruttamento economico, sulla precarietà. Sono passati secoli ma anche la pandemia degli anni 2000 ci ha consegnato un Paese che si regge sul welfare familistico dove il vero ammortizzatore sociale continuano ad essere le donne.

Senza questo lavoro invisibile, gratuito, dato per scontato, le misure di contenimento non sarebbero state nemmeno immaginabili. I lavori che garantiscono la riproduzione sociale sono indispensabili, ma continuano a non essere riconosciuti mentre il loro sfruttamento viene sempre più intensificato, dentro e fuori le pareti domestiche. Durante la pandemia le denunce dei centri antiviolenza sono aumentate del 74% rispetto allo scorso anno e crescono i femminicidi, a fronte della diminuzione degli omicidi.

Secondo l’Istat, durante il 2020 in Italia 444.000 persone hanno perso il lavoro. Oltre il 70% di loro è donna. Solamente a dicembre, su 101 mila persone che hanno perso il lavoro, 99 mila sono donne, ovvero il 98%. Dei 131 mila lavoratori contagiati sul posto di lavoro denunciati all’Inail, 7 su 10 sono donne. Di queste lavoratrici più del 40% ha tra i 50 e i 64 anni. Questo accade perché le donne sono occupate nei lavori più esposti al contagio: lavori di cura, di pulimento in scuole e ospedali, insegnanti e collaboratrici scolastiche. Lavori che sono state definiti “essenziali”, ma solo finché necessari alla produzione e al profitto.

Scioperiamo anche per le situazioni preoccupanti che Piombino sta vivendo: 
1) Punto nascite dell’ospedale (al momento chiuso, le donne dovranno partorire a Cecina).
2) Acciaierie Jsw (praticamente ferme in aspettanza del piano industriale dopo la vendita del 2018). 
3) Sicurezza e diritti sui posti di lavoro (si registra a livello nazionale nel 2020 l’aumento dei morti e degli incidenti).
4) Questione ambientale delle acciaierie piombinesi ( bonifica e smantellamento tutto fermo con il rischio amianto).
5) Mancanza dell’autoscala dei pompieri di Piombino (non è stata ancora fornita dopo due anni di promesse).
6) Porto di Piombino con molte possibilità di sviluppo (non abbiamo ancora una strada che colleghi direttamente il porto e un retro porto competitivo).

Invitiamo tutte le associazioni e i partiti politici locali al presidio per parlare dei problemi di Piombino che vanno ha colpire le famiglie, le donne e i lavoratori in generale. 

IL PRESIDIO SI SVOLGERÀ NEL RISPETTOSO  DELLE LEGGI ANTI COVID-19.

USB PIOMBINO

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Barbara Noferi

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