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Maltrattamenti in famiglia. Violenze su figlia neonata ed ex moglie fino a farla abortire: condannato

Pubblicato il 18 Gennaio, 2023

Dopo quelle delle settimane e dei mesi scorsi, ancora una triste ed inquietante storia di violenze e maltrattamenti in famiglia. Un uomo di 32 anni, residente nell’hinterland di Otranto, è stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione dopo un processo con rito abbreviato. Secondo quanto stabilito, l’uomo avrebbe provocato ben due aborti alla moglie, all’epoca dell’inizio della vicenda 19enne e lo avrebbe fatto, picchiandola ripetutamente. Il primo caso nel 2017, quando la ragazza era in procinto di dare alla luce tre gemelli, mentre la seconda vicenda è avvenuta, un anno dopo, nel 2018, quando ne aspettava due di gemelle e se ne salvò soltanto una. Stando alle accuse, infatti, l’uomo avrebbe scatenato la sua furia violenta sulla moglie più volte e, mentre la picchiava, la accusava di intrattenere rapporti con altri uomini, di tradirlo e di essere una poco di buono.

Maltrattamenti in famiglia e violenze anche verso la figlia di sei mesi

Il 32enne, secondo quanto ricostruito, avrebbe picchiato anche l’unica figlia sopravvissuta in grembo alle botte e lo avrebbe fatto quando la piccola aveva appena sei mesi. Difesa dall’avvocato Raffaele Colluto, la vittima che oggi ha 25 anni, ha dichiarato di aver subito minacce e intimidazioni dall’ormai ex marito anche dopo la separazione, ostacolandola, tramite pedinamenti, profili falsi e messaggi intimidatori, mentre tentava di rifarsi una vita. L’uomo, condannato per violenze e maltrattamenti in famiglia, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali, all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e ad una provvisionale di 20mila euro ciascuno per ex moglie e figlia, entrambe costituitesi parti civili.

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