« Torna indietro

Mariupol, la foto che allarma: rischia anche il Mediterraneo

Pubblicato il 18 Maggio, 2022

L’immagine è eloquente. E drammatica, Perché documenta uno degli effetti collaterali della guerra scatenata da Putin in Ucraina. Effetti che potrebbe avere conseguenze gravissime non soltanto per il popolo aggredito, ma per tutta la comunità europea. E non solo…

Mariupol

La foto diffusa da media ucraini mostra Mariupol dall’alto. Esattamente un tratto di costa del Mare di Azov che la bagna e, ancora più nel dettaglio, la zona dove si trova l’Azovstal, l’acciaieria fino a ieri difesa strenuamente dai militari ucraini.

“C’è la minaccia della completa estinzione del Mare di Azov”, è l’allarme lanciato da Kiev.

Perché quella inquietante lingua verde fluo che spicca nella foto è veleno puro, di quelli che potrebbero spazzare via ecosistemi interi, inquinando anche irrimediabilmente le acque.

La causa sono di bombardamenti quotidiani subiti dall’impianto industriale sotto assedio.

“Una struttura contenente decine di migliaia di tonnellate di soluzione concentrata di idrogeno solforato potrebbe essere stata danneggiata”, riferisce il Comune di Mariupol. E quella lingua verde fa temere più di un sospetto.

Attualmente non vi sono ancora le condizioni per le adeguate verifiche sul campo.

E’ certa, però, la pericolosità delle sostanze che potrebbero inquinare definitivamente il Mare di Azov “per poi estendersi al Mar Nero e al Mediterraneo”, sottolineano gli esperti, con le immaginabili, disastrose conseguenze.

Intanto, ci sono ancora molte persone rimaste all’interno di Azovstal e si continua a negoziare per farle uscire da lì.

Il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar afferma che l’operazione di salvataggio dell’acciaieria sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati.

I comandanti di più alto grado non sono ancora fuori dall’acciaieria, fa sapere il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushiling, secondo cui sono oltre mille i soldati ucraini ancora nei sotterranei, compresi i loro comandanti.

“Usciranno solo se si arrenderanno”, chiosa il Cremlino.

About Post Author