Mariupol: i video della tragedia e il commovente biglietto trovato fra le macerie

Leggi l'articolo completo

Ecco quel che resta di Mariupol, E di Iripin. Sono le due città simbolo della tragedia Ucraina, della guerra scatenata da Putin, dei bombardamenti che hanno devastato le due città, annientato vite, affetti, quotidianità dei civili inermi. Le immagini mostrano la brutalità, l’orrore spietato del conflitto voluto dalla Russia.

Sono innumerevoli i video che media e social stanno diffondendo, perché sono troppe, purtroppo, le cose da documentare. I droni registrano le esplosioni nelle fabbriche. Tutto è colpito. Qualsiasi cosa ormai è un bersaglio. Abitazioni e fabbriche assimilate, come se tutto fosse bersaglio militare, strategico, un covo o qualcosa di occulto da distruggere.

Oggi, durante l’intervento in collegamento con la Camera dei deputati, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto la tragedia di Mariupol con un efficace paragone: “A Mariupol non cʼè più niente, solo rovine. Era una città grande come Genova. Immaginate una Genova completamente bruciata. Immaginate la vostra Genova da cui scappano persone a piedi”.

Fra le rovine è stato rinvenuto un biglietto accartocciato che contribuisce con potenza al racconto di quel che sta accadendo.

Chi l’ha scritto potrebbe essere un ragazzo o un uomo, un soldato o un semplice cittadino di Mariupol, rimasto a difendere quella che gli ucraini amano definire “la città di Maria”. La prima parte del messaggio, fotografato e finito sui social, è rivolta a chi avrà modo di leggere il suo contenuto. “Fate sapere”, scrive, fornendo anche tutti i dati del destinatario, dall’indirizzo al numero di telefono. Si tratta del fratello Dimitry, a cui l’autore del biglietto si rivolge con il diminutivo “Dima”: “La mamma è caduta il 9 marzo, veloce quasi senza accorgersene. La casa è stata distrutta e bruciata. Dima, scusami se non ho salvato la mamma, l’ho seppellita nel cortile vicino all’asilo”.

In fondo al messaggio l’autore traccia anche una mappa del luogo di sepoltura. In questo modo “Dima” sarà in grado di trovare il luogo in cui riposa la sua mamma, anche se il fratello non fosse più in grado di portarcelo personalmente. Nel disegno c’è in albero, un muro e qualche altro dettaglio, oltre ad una nota: “profondità due metri”. Un’accortezza, forse l’ultima, di un figlio verso sua madre.

Leggi l'articolo completo
Alessandro Sofia

Recent Posts

Catania, bufera sulla messa in ricordo di Mussolini: l’arcivescovo Renna annulla la funzione

E' stata annullata la messa per ricordare Benito Mussolini a Catania. L’Arcidiocesi di Catania ha…

13 ore ago

Lutto in provincia di Latina per la scomparsa della signora Italia; aveva 110 anni

Nata a Tunisi il 1 gennaio 1914, Vita Italia ha trascorso gli ultimi anni della…

13 ore ago

Drammatica gita fuori porta per una coppia pontina: 38enne ricoverata in gravi condizioni al San Camillo

Avevano deciso di fare un giro in moto nella zona di Amaseno, ma purtroppo il…

14 ore ago

MONZA – PERUGIA: FINALE SCUDETTO IN DIRETTA SUL CANALE RAI (GARA 4)

Come ogni fine settimana Rai Sport ci delizia con un match davvero interessante, quello tra…

17 ore ago

Parte un colpo di pistola durante una rissa. Ferita una ragazza. Tragedia sfiorata ieri sera in provincia di Latina

Una mega rissa quella verificatasi questa notte a Sezze. La zona, tristemente famosa per episodi…

21 ore ago

Si accascia e muore mentre passeggia al mare. La tragedia in provincia di Latina

Il drammatico malore oggi durante una passeggiata al mare a Sperlonga da parte di un…

1 giorno ago