Pubblicato il 7 Novembre 2021
Lamezia Terme. Settanta condanne, 20 assoluzioni e una prescrizione. Sono trascorsi poco meno di 2 anni dal maxi blitz Rinascita Scott, coordinato dalla Dda di Catanzaro contro le cosche vibonesi ed i presunti legami con ambienti massonici, imprenditori, forze dell’ordine, politici e pubblici funzionari. Arriva un primo responso giudiziario, con la sentenza del Gup di Catanzaro Claudio Paris al termine del procedimento, condotto con rito abbreviato.
Le pene sono scontate di un terzo, per la scelta del rito. Esse variano da un massimo di 20 anni ad un minimo di dieci mesi. Alla lettura del dispositivo, nell’aula bunker di Lamezia Terme, c’erano il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, i pm applicati al processo Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e Andrea Mancuso, e l’aggiunto Giulia Pantano. E’ stato condannato a 20 anni di reclusione Pasquale Gallone, ritenuto elemento apicale, considerato il braccio destro del boss Luigi Mancuso. 16 anni sono la pena per Gregorio Gasparro che avrebbe comandato, insieme a Saverio Razionale e a Rosario Fiarè (imputati nel processo con rito ordinario) la cosca di San Gregorio D’Ippona. A Gregorio Giofrè, altro elemento di spicco della cosca di San Gregorio, 13 anni. E’ stato assolto l’imprenditore e avvocato Vincenzo Renda, accusato di essere legato ai Mancuso di Limbadi. Condannato a 15 anni 4 mesi Domenico Camillò, al vertice della cosca “Pardea-Ranisi” di Vibo Valentia. Venti anni sono stati comminati a Domenico “Mommo” Macrì, capo, insieme a Camillò, del sodalizio criminale di Vibo Valentia, considerato al vertice dell’ala militare. Venti anni anche a Francesco Antonio Pardea; 14 anni sono stati inflitti a Sergio Gentile, partecipe al gruppo dei Lo Bianco Barba e 16 anni a Domenico Pardea, accusato di essere a capo della consorteria “Pardea-Ranisi” a Pizzo. Assoluzione – sei erano state chieste dall’accusa – per Emanuela Chilla, Sapienza Comerci, Francesca Comito, Antonio Di Virgilio, Matteo Famà, Nicola Fera, Maurizio Fiumara, Annunziata Carmela Gerace, Francesco Gerace, Gabriele Giardino, Girolamo Giardino, Michele Giardino, Emanuela Gradia, Francesco La Bella, Giuseppe Lo Bianco, Vincenzo Mazzitelli, Rosalba Perfidio, Fabio Scalamandrè, Raffaele Solano. Prescritto Giovanni Vecchio.
Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, al termine dell’udienza del Gup, ha dichiarato: “La sentenza di oggi è un tassello importante in tutto il processo Rinascita Scott. Una sentenza che conferma appieno il lavoro svolto dalla Procura“. E ancora: “Ora aspetteremo la lettura dettagliata delle motivazioni della sentenza – ha aggiunto – per capire se qualche assoluzione può essere rivista e se possiamo proporre appello, fermo restando che la sentenza di oggi dimostra pienamente il corpo del capo d’imputazioni imbastito dall’indagine della Dda. Le assoluzioni che riguardano principalmente posizioni marginali nel processo”. “Questa sentenza – ha concluso Gratteri – verrà depositata e si chiederà che venga acquisita come documento nel maxi processo, che si sta celebrando con rito ordinario sempre in questa aula. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro, con la fermezza che serve per un processo così importante” (fonte: Ansa).