Nel borsello trovato al capo mafia dopo l’arresto c’era una chiave.
Dal codice della chiave, i pm sono arrivati alla Giulietta, poi gli investigatori hanno ricostruito, grazie un sistema di intelligenza artificiale, gli spostamenti del veicolo del capo mafia risalendo al suo nascondiglio di vicolo San Vito.
Ma solo ora la Giulietta è stata ritrovata. Sul posto c’è il procuratore aggiunto Paolo Guido.
L’ipotesi investigativa è che il capomafia, il giorno del blitz, sia andato in auto dal suo covo in vicolo San Vito a casa di Luppino, che vive a poca distanza dal luogo in cui la Giulietta è stata scoperta.
Poi, insieme con l’autista si è diretto alla casa di cura per le terapie.
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