Importanti risorse economiche, fino a 100 milioni di euro, a favore di interventi di rigenerazione del tessuto abitativo, sociale e ambientale nei quartieri Lorenteggio e Giambellino potrebbero arrivare dal Governo grazie alla partecipazione del Comune di Milano al Bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQua).
Con questa finalità la Giunta ha approvato la proposta relativa al progetto pilota “Milano, metropoli di quartieri. Infrastruttura per l’abitabilità nei quartieri della città pubblica” che mette in stretta connessione una serie di progetti già previsti nei due quartieri del quadrante sud-ovest della città.
Le finalità del progetto che concorrerà al Bando ministeriale riguardano la rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri connotati da profili di disagio abitativo e socioeconomico, la riqualificazione e la riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente destinato all’edilizia residenziale sociale, una capillare trasformazione della rete di spazi pubblici che muove dalla prossima entrata in esercizio della nuova linea della metropolitana M4 che attraversa ed innerva l’ambito interessato, l’incremento della qualità dell’ambiente naturale.
“Milano ha in questi anni consolidato una strategia chiara sui finanziamenti ministeriali – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran – concentrandoli in alcune zone, come appunto Giambellino e Lorenteggio. Sommandosi possono fare la differenza e cambiare radicalmente alcuni quartieri così importanti della nostra città. È una doppia sfida: di qualità dell’abitare a favore dei residenti e di sostenibilità ambientale per tutta la comunità milanese”.
Nel dettaglio la proposta riguarda dieci progetti. Per i primi sette si richiede il finanziamento governativo e riguardano:
Per le case popolari di via dei Giaggioli 7/9/11 – 210 ‘case minime’ costruite nel Dopoguerra per i senzatetto – il progetto prevede una ristrutturazione completa. I sei edifici (raggruppati su tre stecche gemelle) verranno abbattuti e ricostruiti con una soluzione tecnologicamente avanzata di prefabbricazione per sei piani fuori terra più uno interrato: in particolare pilastri, solai, travi, facciate e pareti verticali verranno realizzati ‘off-site’, cioè altrove, e in seguito assemblati e montati in cantiere. Il modulo di progetto previsto è un bilocale, che può facilmente, attraverso lo spostamento di pochi elementi costruttivi e quindi la combinazione del modulo base, diventare monolocale o al contrario tri o quadrilocale, a seconda delle esigenze abitative. Una soluzione vantaggiosa in termini sia economici sia prestazionali, che garantisce, oltre all’efficienza energetica, sicurezza, facilità di manutenzione e suo mantenimento nel tempo.
“È l’occasione – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – per realizzare le case popolari di domani. Edifici semplici ma di qualità, efficienti dal punto di vista energetico, accessibili e facilmente riconfigurabili nella loro composizione, grazie all’adozione del modulo di progetto: i locali possono diventare il doppio o la metà a seconda delle necessità delle famiglie. Il progetto prevede una tecnologia ‘off-site’, ovvero una prefabbricazione intelligente, in cui il cantiere viene dedicato solo all’assemblaggio e al montaggio: un’attività rapida, in sicurezza, a basso impatto ambientale, con disagi ridotti al minimo. Questa proposta, infine, amplifica l’operazione già in essere di riqualificazione dell’area Giambellino-Lorenteggio, aggiungendo risorse e opportunità di sviluppo in questo quartiere popolare”.
La qualità dell’abitare passa necessariamente anche da interventi sullo spazio pubblico. Per questo i progetti di edilizia residenziale pubblica sono stati abbinati a quelli di riqualificazione di strade, piazze, marciapiedi, ciclabili e spazi verdi, con l’obiettivo di aumentare lo spazio fruibile e più accessibile per tutti, più sicuro per gli utenti della strada a partire da pedoni, famiglie e ciclisti.
“La strategia è quella di connettere tra loro i quartieri della parte ovest di Milano valorizzando gli spazi di strade e piazze interessate dalla linea M4 – continua l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – realizzando così un percorso di qualità dove lo spazio pubblico aiuta a migliorare la qualità dei quartieri e di chi ci abita. Un percorso che unisce questi luoghi anche con il centro della città, a partire da piazza San Babila, lungo la Cerchia dei Navigli, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, le vie Solari, Foppa, Lorenteggio, le piazze Frattini e Gelsomini, fino a piazza Tirana e Ronchetto sul Naviglio. Se la M4 permetterà di spostarsi più velocemente dal centro della città ai quartieri viaggiando sottoterra, in superficie lo spazio diventa più vivibile realizzando uno spazio rigenerato e di qualità per tutti”.
Altri tre interventi formano un quadro sinergico complessivo del Progetto, pur non essendo oggetto di richiesta di finanziamento ministeriale perché già finanziati integralmente con risorse proprie o altre fonti statali o europee:
La proposta verrà presentata al Ministero, per essere successivamente sottoposta alla valutazione di finanziamento, entro il 15 aprile.
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