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Morte di Simona: forse non è stato un incidente. L’investitore conosceva bene la vittima.

A Fiumicino la morte di Simona Bortoletto potrebbe non essere un incidente: l’inchiesta valuta l’ipotesi di femminicidio. Sequestrati i cellulari, attesa l’autopsia

Pubblicato il 26 Settembre 2025

La tragedia di Isola Sacra, dove martedì 23 settembre ha perso la vita Simona Bortoletto, potrebbe avere sviluppi giudiziari inaspettati. L’inchiesta, inizialmente aperta per omicidio stradale, si sta orientando anche verso l’ipotesi di un omicidio volontario, data la relazione tra la vittima e l’automobilista.

La cena prima dell’investimento

Secondo quanto emerso, i due – lei 34enne, lui 30enne – si conoscevano bene e, la sera dell’incidente, avevano cenato insieme. A confermarlo è lo stesso conducente della Smart che ha travolto Simona mentre camminava con il figlio di otto anni. In un’intervista a Rai 1 ha raccontato: “Avevamo mangiato a casa mia, c’era anche mia figlia. Ci conoscevamo da sempre, era come una sorella”.

La ricostruzione e i dubbi degli inquirenti

Un’ipotesi al vaglio è che tra i due ci sia stato un litigio durante la serata e che Simona, allontanatasi a piedi con il figlio, sia stata poi raggiunta dall’uomo in auto. L’impatto le è stato fatale.
Il 30enne, risultato positivo all’alcol test, continua a respingere ogni accusa di volontarietà: “Non c’è stato nessun litigio, era troppo buona. Stavo andando a comprare sigarette, poi non so cosa sia successo”, ha dichiarato.

La sua versione, secondo cui Simona si sarebbe lanciata in strada per salutarlo, non coincide con la ricostruzione della Polizia locale di Fiumicino, che colloca la vittima sul marciapiede al momento dell’impatto.

Telefoni sequestrati e nuove verifiche

Per chiarire la natura del rapporto tra i due, gli investigatori hanno disposto il sequestro dei telefoni cellulari, alla ricerca di eventuali messaggi o conversazioni che possano far luce sul contesto della vicenda. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Civitavecchia, con la collaborazione dei Carabinieri.

Le parole della difesa

L’avvocato Mario Mangazzo, legale dell’automobilista, sottolinea che i rapporti tra i due fossero “sereni” e annuncia la nomina di un consulente medico legale per seguire l’autopsia sul corpo della donna, prevista per lunedì.

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