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Mosca

Mosca: “Abbiamo messo in orbita un satellite militare” (VIDEO)

Pubblicato il 23 Marzo, 2023

“Il veicolo spaziale ha raggiunto l’orbita prefissata all’ora prevista ed è stato preso sotto controllo dalle strutture di terra delle forze spaziali”.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che un razzo vettore Soyuz-2.1a è decollato stamattina dal cosmodromo di Plesetsk e ha messo in orbita un satellite militare russo “Kosmos-2567”.

Lo riporta l’agenzia Interfax.

Intanto, un arresto del presidente russo all’estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale (Cpi) diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, rispondendo questa mattina a domande dei giornalisti e degli utenti dei social media, secondo quanto riporta la Tass.

“Immaginiamo – ovviamente, questa è una situazione che non si verificherà mai, sì – ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all’ufficio del Cancelliere e così via”.

Commentando le parole del ministro federale tedesco della Giustizia Marco Buschmann secondo cui Berlino dovrà attuare la sentenza della Corte penale internazionale e arrestare il leader russo, se dovesse entrare in territorio tedesco, Medvedev ha osservato: “Si rende conto che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra? O non ha fatto i compiti?”, ha concluso.

Stamane l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov è tornato ad attaccare l’Occidente. “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”, ha detto rispondendo alle dichiarazioni di alti funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all’uranio impoverito sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato. “Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”, ha detto Antonov.

Le truppe russe hanno individuato e ucciso, utilizzando armamenti APC-82, un equipaggio di operatori di droni ucraini che si stava riparando in una casa unifamiliare vicino a Donetsk: lo ha detto alla Tass Ivan Bigma, portavoce del gruppo tattico Sud. “Equipaggi di portaerei corazzati APC-82 di un reggimento motorizzato, nel corso di operazioni offensive unite nell’insediamento di Maryinka vicino a Donetsk, hanno rilevato un luogo in cui i militari ucraini hanno lanciato e azionato veicoli aerei senza pilota. I nazionalisti hanno usato un’abitazione monofamiliare a due piani come copertura. L’equipaggio degli operatori di veicoli aerei senza equipaggio è stato distrutto con gli armamenti standard degli APC”, ha aggiunto.

L’offensiva russa a Bakhmut, nell’Ucraina orientale, sta “rallentando” mentre aumenta il passo delle operazioni nella vicina Avdiivka: lo scrive l’Istituto per lo Studio della Guerra nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. Lo riporta il Guardian. Sembra che le operazioni russe intorno a Bakhmut stiano “rallentando in presenza di notizie occidentali secondo cui le forze russe potrebbero tentare di lanciare offensive in altre direzioni”, scrive il centro studi statunitense. Le forze russe, prosegue, stanno aumentando il ritmo delle loro operazioni offensive intorno ad Avdiivka – che si trova a circa 55 chilometri a sud-ovest di Bakhmut -, con l’obiettivo di accerchiare la città. E gli esperti del centro studi non escludono che i russi lo stiano facendo a spese delle loro operazioni a Bakhmut e Vugledar (a circa 70 chilometri a sud-ovest di Avdiivka), dove l’offensiva sembra essere in fase di stallo. Anche il ministero della Difesa britannico, nel suo aggiornamento di intelligence di ieri, parlava fi una “possibilità realistica” che l’assalto russo a Bakhmut stia perdendo lo slancio limitato che aveva ottenuto, in parte poiché alcune unità sono state riallocate in altri settori.

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