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Torino

Uccide la madre a Napoli: 30 coltellate per un motivo assurdo

La madre del ragazzo lo avrebbe rimproverato per la spesa eccessiva per una ricarica alla Playstation, da lì si sarebbe scatenata la sua furia omicida.

Pubblicato il 17 Giugno, 2022

Emergono ulteriori particolari inquietanti sulla morte di Filomena Galeone, la 61enne napoletana uccisa a coltellate dal figlio 17enne in casa lo scorso 15 giugno.

Dalle prime indagini le motivazioni che hanno scatenato la furia omicida del ragazzo sarebbero riconducibili a futili motivi, davvero incredibili.

Uccide la madre a coltellate: i dettagli

Gli inquirenti stanno provando a mettere insieme i pezzi del puzzle per ricostruire una vicenda che ha suscitato grande scalpore nel cuore di Napoli, anche perché i genitori sono due professionisti molto stimati e conosciuti nella zona e sembra che il ragazzo, studente del liceo scientifico, non avesse mai dato segni di squilibrio.

Veniamo ai fatti: secondo le indagini delle forze dell’ordine il ragazzo, come tanti altri adolescenti, è appassionato di videogiochi e quel giorno avrebbe speso circa 100 euro per acquistare contenuti aggiuntivi in-game ed altri prodotti per la Playstation.

La donna, una volta tornata a casa ed appreso dell’ingente spesa del figlio, lo avrebbe rimproverato scatenando così la sua ira: il 17enne infatti avrebbe afferrato un grosso coltello da cucina per poi colpire la madre ripetutamente con almeno una trentina di coltellate.

I drammatici momenti dopo l’assassinio della madre

Come raccontano alcuni testimoni il 17enne, subito dopo aver colpito mortalmente la madre più volte, si è affacciato insanguinato dal balcone dall’abitazione in Rampe San Giovanni Maggiore urlando frasi sconnesse, una scena agghiacciante che è stata anche filmata e pubblicata sui social.

La zona, trovandosi nel cuore di Napoli, era molto affollata e così i diversi passanti, sconvolti da quella scena, hanno chiesto cosa fosse successo al ragazzo che, evidentemente sotto choc, ha urato: “Mia madre si è accoltellata! Io non volevo fare niente, però… mi ha pugnalato”.

La sera del 15 giugno, dopo l’atroce delitto, il ragazzo è stato fermato ma sembrava essere ancora sotto choc, evidentemente non si era reso conto di cosa aveva fatto.

Oggi, 17 giugno, è previsto l’interrogatorio del 17enne da parte del Gip del Tribunale dei Minori per la convalida del fermo ed il reato contestato al ragazzo è di omicidio aggravato da futili motivi e dalla crudeltà.

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