“Vergogna”, “dovete morire” e poi c’è stato il lancio dei sassi. È così che la Nave Carabiniere è stata accolta a Taranto ieri, durante il passaggio attraverso il Canale navigabile che collega il Mar Grande al Mar Piccolo, da parte di un gruppo di “pacifisti”, coloro che manifestano contro la guerra in Ucraina (Guarda il video).
La posizione di circa venti persone presumibilmente collegate ai centri sociali è oggetto di valutazione da parte della Polizia.
Sul fronte delle indagini, sono in corso gli accertamenti da parte della Digos, che sta identificando coloro che hanno agito contro la fregata della Marina militare, tornata a Taranto dopo una missione per attuare lavori nell’Arsenale. Varata nel 2014, la nave Carabiniere ha compiti di contrasto al naviglio ostile e di lotta antisommergibile. Coro unanime delle forze politiche in merito all’accaduto (Continua a leggere).
“Non si può ripudiare la guerra lanciando pietre e rivolgendo insulti ai nostri militari. Questo è pacifismo deviato, irrispettoso del sacrificio che donne e uomini in divisa hanno compiuto e compiranno per preservare la pace, come vuole la nostra Costituzione. All’equipaggio di Nave Carabiniere, così come a chiunque sia impegnato contro la guerra, giunga il nostro sostegno: le persone per bene sono con voi”. Sono le parole che Rinaldo Melucci, candidato sindaco del Partito democratico, scrive in una nota.
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