Pubblicato il 23 Maggio 2025
Mosca chiude la porta a un incontro in Vaticano a giugno
Il Cremlino ha smentito con fermezza le voci su un possibile incontro tra Russia e Ucraina in Vaticano a metà giugno, smentendo un’indiscrezione lanciata dal Wall Street Journal. Secondo la testata americana, al tavolo dei colloqui avrebbero dovuto sedersi anche il Segretario di Stato USA Marco Rubio e l’inviato speciale Keith Kellogg.
A stroncare ogni illusione ci ha pensato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, con una dichiarazione secca:
“Non ci sono accordi”, ha affermato, chiudendo ogni spazio alle trattative citate dalla stampa.
Trump: “Putin pensa di star vincendo, non fermerà la guerra”
Sempre secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, Donald Trump, durante una recente conversazione telefonica con i leader europei successiva al suo colloquio con Vladimir Putin, avrebbe dichiarato che il presidente russo non è disposto a interrompere il conflitto, convinto di avere la situazione sotto controllo e di “stare vincendo”.
Una convinzione che, secondo l’ex presidente americano, i leader europei conoscono da tempo, ma che Trump avrebbe esplicitato per la prima volta, nel tentativo di riallacciare i rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Russia.
Scambi di prigionieri: l’unico canale ancora aperto
Nel frattempo, l’unico punto di contatto tra Mosca e Kiev rimane lo scambio di prigionieri, stabilito con la formula “mille per mille” durante un incontro a Istanbul.
“Stiamo lavorando per garantire il risultato”, ha confermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Dal lato russo, il Cremlino ha definito lo scambio una “questione complessa”, ma ha riconosciuto che l’interesse è reciproco.
Putin annuncia una zona cuscinetto tra Russia e Ucraina
Sul fronte militare, Vladimir Putin ha annunciato la creazione di una zona di sicurezza lungo il confine tra Russia e Ucraina, affermando che le forze armate russe stanno lavorando per realizzarla. L’obiettivo, secondo il Cremlino, sarebbe proteggere il territorio russo da eventuali attacchi.
Visite nei territori occupati e scontro sui dazi europei
Mosca ha anche reso noto che Putin ha in programma una visita nelle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk, attualmente occupate dall’esercito russo.
“Piani del genere ci sono sempre”, ha detto Peskov, sottolineando che per Mosca “quelle regioni sono russe”.
Infine, un attacco diretto all’Unione Europea: Peskov ha criticato la decisione di Bruxelles di imporre nuovi dazi sui fertilizzanti russi e bielorussi, definendola controproducente:
“Gli europei pagheranno fertilizzanti più cari e di qualità peggiore. Come al solito, si fanno del male da soli”, ha dichiarato con sarcasmo.