Nel tardo pomeriggio di ieri ha avuto luogo al porto di Catania un nuovo sbarco di 209 migranti a bordo di un rimorchiatore privato catanese, già preannunciato nelle ore mattutine.
I profughi sono di provenienza mediorientale, precisamente da paesi come Afghanistan, Egitto e Siria, e si trovavano ieri nelle coste della Calabria a bordo di un gommone con rischio annegamento. Secondo le informazioni in nostro possesso, sono stati intercettati dal rimorchiatore e in seguito scortati da una motovedetta della Guardia Costiera di Catania per giungere allo scalo marino etneo.
Il loro trasporto da parte della Protezione Civile e dei sanitari del 118 al Pala Spedini è stato rapido e immediato e le procedure di collocamento si sarebbero già del tutto concluse.
A denunciare il diverso trattamento riservato a questi profughi rispetto a quelli della scorsa settimana è Orazio Vasta della Federazione del Sociale Usb di Catania, che afferma: “Stanotte sono sbarcati a Catania oltre 200 migranti naufraghi. Sono sbarcati da un rimorchiatore battente bandiera italiana che li ha soccorsi al largo dalle coste siculo-calabre. Lo sbarco è avvenuto senza gli intoppi governativi, intoppi invece messi in atto recentemente sempre nel porto di Catania con i naufraghi a bordo delle navi Ong Humanity1, bandiera tedesca, e Geo Barents, bandiera norvegese. È evidente che la politica di respingimento da parte dell’Italia è rivolta specificamente contro le navi Ong nell’ambito di un teorema che vuole che queste operano in sintonia con gli scafisti. Lo sbarco di stanotte a Catania, come gli sbarchi autonomi che avvengono continuamente a Lampedusa dimostrano invece che le Ong hanno impedito impediscono e impediranno che cresca il numero di bambini, donne e uomini migranti morti annegati nel Mediterraneo“.
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