L’esame autoptico sul corpo ha dato l’esito che tutti immaginavano. Donato Montinaro, 75enne di Castrì di Lecce, ucciso tra venerdì notte e sabato mattina scorso e trovato legato mani e piedi ad una sedia con i pantaloni abbassati e la testa incappucciata nella cucina della sua abitazione in via Roma, è morto per le violenze subite. L’autopsia, effettuata nella giornata di ieri sul corpo, non ha riservato sorprese. L’anziano è morto ucciso di botte. Pestato con calci e pugni su tutto il corpo, ma soprattutto in volto. Ora, restano da capire autore (o, a quanto pare, autori del gesto) e il movente.
L’ipotesi di un torto fatto a qualcuno, che è stato vendicato con quell’aggressione così brutale, resta la pista numero uno che gli inquirenti stanno seguendo. Intanto è emerso un nuovo elemento utile alle indagini che potrebbe rivelarsi fondamentale. A pochi metri dall’abitazione della vittima, infatti, è stato ritrovato un telefono cellulare che gli inquirenti stanno analizzando per bene per capire se può essere legato all’omicidio e può rappresentare una chiave di lettura importante nelle indagini. Di chi è lo smartphone? Chi lo ha smarrito? Potrebbe essere stato smarrito da uno degli aggressori? Queste le domande a cui gli inquirenti, il cui lavoro continua senza sosta, dovranno rispondere.
"Devi morire". Così numerosi commenti subiti da Abraham, finito nel mirino di alcuni tifosi della…
Ancora sangue sulle strade. Si allunga la lista di tragedie dovute a incidenti che non…
Una vicenda inverosimile, che è degenerata nella blasfemia, visto che ha dato la possibilità a…
Commuove e infonde energia. E' un inno alla positività quell'incedere di Eleonora Giorgi stretta la…
L’uomo, 32anni, aveva tolto la vita al figlio della sua ex intervenuto per difendere la…
"Macron è pericoloso". Matteo Salvini non la tocca piano. Anzi, rischia uno scivolone diplomatico. Il…