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Paola Caruso in lacrime: “Vi racconto il dramma di mio figlio ed è tutta colpa mia”

Pubblicato il 13 Marzo, 2023

Paola Caruso negli ultimi mesi ha parlato del dramma di suo figlio sui social, senza però mai specificare quale fosse il problema che affligge il piccolo Michele di appena 4 anni.

Ospite del programma “Verissimo” di Silvia Toffanin, ha rivelato qual è il problema che ha colpito il figlio e riavvolge il nastro della memoria a 4 mesi fa quando, durante una vacanza in Egitto, il figlio ricevette un’iniezione che gli ha cambiato la vita.

La drammatica confessione di Paola Caruso: “Mio figlio non cammina più”

La drammatica vicenda risale a 4 mesi fa, quando Paola Caruso andò in Egitto col figlio Michele per una vacanza. In seguito ad un problema il piccolo fu portato in ospedale dove ricevette una puntura, in seguito alla quale non riesce più a camminare ed è costretto a portare un tutore.

Il piccolo è stato sottoposto a diverse cure ma, nonostante alcuni iniziali miglioramenti, non ha sensibilità al piede che riesce a muovere solo con l’aiuto di un tutore.

“Il piede purtroppo non la muove – ha raccontato in lacrime la showgirl – e non ha sensibilità al lato esterno delle gamba. Possiamo solo aspettare perché si sta storcendo il piede e, poiché non cammina bene, anche l’anca. Lui è sempre col tutore, senza non può stare, anche se la gamba ha ripreso a muoversi. Alla fine dei conti non è cambiato niente. I medici mi hanno detto di essere realista e che non c’è più niente da fare”.

In questi mesi Paola Caruso ha avuto modo di litigare anche con gli haters, che l’hanno criticata per il suo aspetto trasandato, senza immaginare che stesse vivendo un dramma familiare così doloroso.

Rivela poi il suo dolore di mamma: “Un dolore così solo una mamma lo può capire. Il danno fatto è permanente e l’unica cosa che possiamo fare è un intervento che però ha una riuscita massima del 60% e non è sicuro. Mio figlio dovrà portare il tutore per sempre”.

I sensi di colpa

Ad aggiungere ulteriore dolore a questa brutta storia sono i sensi di colpa della stessa Paola Caruso, che non si dà pace: “Era sano, era completamente sano – spiega – io non riesco a perdonarmi quel giorno che dissi sì a quella puntura del medico. Come faccio a spiegargli che dovrà portare il tutore per sempre. Soffro in una maniera indescrivibile. Lui sta pagando una cosa che ho deciso io. Ora Michele è psicologicamente indurito, a quattro anni è già provato dalla vita, non è spensierato”.

C’è però anche una piccola speranza per il figlio della soubrette, che tra poco volerà negli Stati Uniti per avere un consulto con un luminare del settore, con l’augurio che possa davvero trovare una soluzione per risolvere il problema del piccolo Michele.

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