Il Pontefice, non si è limitato a un tweet. Di recente ne ha pubblicato una serie, probabilmente perché allarmato dalle notizie sui negoziati privi di sbocchi positivi.
“Per chi segue Gesù non è tempo di dormire, di lasciarsi narcotizzare l’anima. Un dramma del nostro tempo è chiudere gli occhi sulla realtà e girarsi dall’altra parte”, scrive.
E ancora, un minuto dopo: “Pregare è portare il palpito della cronaca a Dio perché il suo sguardo si spalanchi sulla storia”.
Per poi, sempre a poco distanza dal tweet precedente, affermare, riprendendo un passo dell’omelia della messa che ha presieduto in forma privata, questo pomeriggio, nella chiesa del Santissimo Nome di Gesù a Roma, nel IV centenario della canonizzazione dei Santi Isidoro l’agricoltore, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Teresa di Gesù e Filippo Neri: “Se la preghiera è viva, “scardina dentro”, provoca continuamente a lasciarci inquietare dal grido sofferente del mondo. Chiediamoci: come stiamo portando nella preghiera la guerra in corso?”.
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