Il Parco Archeologico di Pompei dà alla luce una nuova e straordinaria scoperta: una tomba unica, a recinto, risalente a prima dell’eruzione del 79 d.C.. Appartiene a Marcus Venerius Secundio, un liberto che nella vita era stato custode del Tempio di Venere, molto importante per i romani che le avevano intitolato la città. Ad attirare maggiormente l’attenzione degli esperti è lo stato di conservazione del defunto, che in parte appare mummificato: capelli bianchi, un orecchio parzialmente conservato, così come porzioni del tessuto che lo avvolgeva. La tomba è stata riportata alla luce grazie a una campagna di scavi condotta in collaborazione con l’Università Europea di Valencia. «Uno degli scheletri meglio conservati della città antica – ha detto all’Ansa Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico -. Pompei non smette di stupire confermando una storia di riscatto, modello internazionale, luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi”.
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