Parco della Memoria, Romano (Iv): “disbrigo di pratica o conclusione di un percorso comune?”

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Paolo Romano, capogruppo Italia Viva al consiglio comunale, scrive in una nota: “Dopo mesi di abbandono, durante i quali a farla da padrone sono state solo sporcizia ed erbacce, il Parco della Memoria verrà inaugurato dal Presidente del Consiglio Draghi in quel di Piazzale Paoli che, forse per questo, dovrebbe cambiare denominazione in Parco della Memoria – vittime del 06 Aprile 2009. Un luogo dedicato alle vittime del sisma che era atteso da tempo; il Comitato dei parenti delle vittime fu da subito in prima linea per la sua realizzazione, così come per ridonare una nuova vita al luogo dove sorgeva la Casa dello Studente.

Rattrista dunque che l’amministrazione abbia trattato la loro presenza in questo evento come un disbrigo di pratica e non come la conclusione di un percorso comune. Rattrista vedere come ci si preoccupi di più per far rimbalzare l’eco della presenza dell’ospite d’onore che per il significato che l’opera assumerà per la città, dunque per il suo futuro. 
Ma c’è di più. L’aver voluto inserire nella stessa giornata anche la ‘firma simbolica dell’ultimo avvio del procedimento di ricostruzione privata attivato dall’Usra’ è davvero uno sfregio alla solennità e al raccoglimento del momento, oltre che un’autentica pagliacciata nel merito, ideata grazie alla propensione che questa amministrazione ha sviluppato per gli show mediatici.

Ci chiediamo innanzitutto quale sarà l’ultimo avvio del procedimento, visto che da una lettura veloce sul webGis risultano almeno 6 schede parametriche e 1 pratica vecchia, procedure che non ancora hanno avuto l’avvio del procedimento. Sette pratiche che si trovano nella terra di nessuno, senza contare i rigetti che saranno stati effettuati e le pratiche che possono ancora essere consegnate fino al 30 di settembre. E poi basterebbe uscire un poco dal salotto buono delle vie più centrali per vedere quanto di questa città viva nell’abbandono, oltre alla trasformazione di vie e piazzette in orinatoi e agli edifici puntellati malamente, infestati da erbacce e abitati da topi, pericolosi per chi è purtroppo costretto a transitarvi sotto.

Anche le frazioni, ormai abbandonate a loro stesse, restano vittime della passata propaganda elettorale, con presidenti di consorzio rimpallati tra Comune e Usra senza che ci sia una sola autorità di governo a cui rivolgersi e centinaia di commissariamenti ancora da istruire. Si abbia l’assennatezza di cassare almeno l’atto inutile di una firma menzognera più che simbolica e si abbia la maturità di rispettare il presidente del Consiglio e la Ministra Carfagna, che ignari della vera situazione, stanno per prestarsi ad una sceneggiata indecorosa“.

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Redazione LAquila

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