Leggiamo sulla stampa e sui social dell’amarezza dei ragazzi e delle ragazze che hanno gestito il Centro Giovani in questi anni.
Amarezza per la perdita del posto di lavoro ovviamente ma anche per la delusione di vedere buttata al vento un’esperienza importante per i giovani della nostra città, un lavoro che, insieme a quello dell’Arci Informagiovani, ha accompagnato la crescita di tanti ragazzi e ragazze che hanno trovato nel Centro un punto di riferimento per la loro crescita.
Abbiamo cercato di far riflettere l’amministrazione comunale partendo soprattutto dalla convinzione che per gestire una struttura di servizio come il centro occorrano specifiche competenze ed un livello di flessibilità che non può essere garantito da operatori comunali, ai quali eventualmente dovrebbe essere riservati i ruoli di indirizzo e controllo.
Se nel contratto non era prevista la possibilità di proroga, a nostro avviso si doveva procedere ad un nuovo bando di gara, prevedendo la clausola sociale per i lavoratori della Cooperativa il Granaio e dell’Arci.
Ci sembrava la soluzione che meglio rispondeva alle esigenze di gestione e di salvaguardia dell’occupazione.
E ci meraviglia che né l’assessore al lavoro Sabrina Nigro, tra l’altro exsindacalista, né il Sindaco si siano posti il problema di della perdita di 10 posti di lavoro, in maggior parte donne, soprattutto in un momento così
drammatico per la nostra città.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori della Cooperativa il Granaio e dell’Arci
Gruppi consiliari PD e Anna per Piombino
Coordinamneto PD
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