“Pensieri in Circolo”, parco di Castelverde sabato 31 luglio

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Lo scopo del Laboratorio Pensieri in Circolo è quello di stare insieme e allo stesso tempo riflettere criticamente su quanto ci circonda, perché riteniamo che conoscenza e consapevolezza critica siano due elementi fondamentali per essere pienamente cittadine e cittadini. Il laboratorio è assolutamente inclusivo e partecipativo. Attraverso questo percorso, spinti dalla passione civica che condivide il gruppo, tentiamo di dare un nostro contributo affinché la comunità di cui facciamo parte possa diventare più matura e autenticamente democratica.

Il prossimo appuntamento del calendario del Lab PiC sarà con il consueto appuntamento mensile di “Parola al centro”: un incontro aperto durante il quale le partecipanti e i partecipanti si confrontano a partire da una parola, declinandola secondo la prospettiva che più interessa ogni interlocutore. La prossima parola sarà “EQUILIBRIO”. Appuntamento fissato per sabato 31 luglio alle ore 18, presso il parco di Castelverde (Via Roseto degli Abruzzi)!

Dichiarazione di Tiziano Sestili, membro fondatore del Laboratorio: “Il progetto “Parola al Centro” nasce nel marzo 2020 dall’esperienza di un gruppo di ragazze e ragazzi desiderosi di condividere le proprie conoscenze e creare un momento di incontro sul territorio. Durante l’arco del percorso ogni partecipante ha messo in “circolo” il proprio bagaglio culturale personale: dalle scienze pure alle scienze sociali. Un flusso continuo di idee che ha contribuito a creare un dibattito profondo e fecondo, aperto a tutte e tutti coloro volessero prendervi parte. Il Laboratorio Pensieri in Circolo crede fortemente nel valore della cittadinanza attiva e nell’importanza di sviluppare un pensiero critico, attraverso il quale rendersi responsabili e consapevoli delle proprie scelte: protagoniste e protagonisti della vita della comunità.

Come funziona “Parola al Centro”?

Il percorso è costruito sulla partecipazione: lo si costruisce insieme tutti i mesi! Al centro del dibattito c’è ogni volta una parola differente, la quale viene scelta di volta in volta tramite un processo partecipativo e democratico aperto a tutte e tutti.

Durante lo svolgimento degli incontri si interviene a turno, senza tuttavia che vi sia l’obbligo di parlare, si può anche solo ascoltare. Un percorso: ogni appuntamento riparte dalle riflessioni nate in quello precedente, costituendo così l’intero progetto come una sorta di “cammino”.

Concludo citando le parole di Michel Focault: Sapere è potere!”

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Redazione Roma

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