Grazie a due sentenze, una del Consiglio di giurisdizione di Montecitorio e una del Consiglio di garanzia di Palazzo Madama, deputati e senatori potranno avere la pensione anche se la legislatura dovesse terminare prima del limite fissato oggi dai regolamenti interni per riscattare la previdenza, ovvero “quattro anni, sei mesi e un giorno“. I parlamentari uscenti che vorranno, quindi, farne richiesta dovranno solo presentare un ricorso all’Amministrazione e chiedere di integrare i mesi mancanti.
Come riporta Il Corriere della Sera, non si tratta proprio di una novità. Già nel novembre 2020 il Consiglio di garanzia di Palazzo Madama aveva risposto a un ricorso presentato da tre ex senatori che non avevano raggiunto le mensilità previste ma ai quali era stato, infine, riconosciuto il diritto alla pensione, purché pagassero i mesi mancanti.
La sentenza andava a sanare una disparità di trattamento tra senatori e deputati. Nell’ottobre 2019, infatti, il Consiglio di giurisdizione di Montecitorio aveva riconosciuto lo stesso diritto a dieci ex deputati, subentrati ad altri parlamentari nel corso della legislatura e che non avevano potuto maturare la pensione, pur pagando i contributi.
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