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Sorpreso con 900 ricci di mare nella rete. 2.000 euro di multa per pescatore sportivo

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Lo hanno scoperto con quasi 900 ricci di mare e per questo un pescatore sportivo è stato sanzionato. L’attività è stata svolta della Capitaneria di Porto di Gallipoli, che in un’operazione finalizzata al contrasto della pesca illecita, nella giornata di oggi, a bordo del natante GC B81, hanno sorpreso un pescatore sportivo locale a pescare un numero di ricci superiore al normale limite giornaliero nelle acque antistanti a quelle di Gallipoli. Sono quasi 900 gli esemplari, ancora vivi, ad essere stati restituiti al proprio habitat naturale dopo l’intervento degli uomini della Guardia Costiera. Al trasgressore, trovato in immersione con apparecchi ausiliari alla respirazione, è stata elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre al sequestro di tutta l’attrezzatura impiegata per la cattura. Quella odierna è  un’operazione che si inserisce nelle attività svolte nel Compartimento marittimo di Gallipoli che durante il mese di febbraio aveva già portato al sequestro di 2400 ricci ad altri tre pescatori sportivi.

Pesca oltre il limite stabilito, nei guai pescatore sportivo

La Capitaneria di Porto ricorda che nei periodi in cui la pesca dei molluschi è prevista, il limite di cattura è fissato in 50 esemplari per ciascun pescatore sportivo e i 1000 per ciascun professionista. Costantemente impegnato a tutelare l’ambiente marino e la sua biodiversità e a controllare tutta la filiera della pesca, il Comandante Enrico Macrì, ha sottolineato che, visto anche il sostanziale aumento dei fruitori del mare, i controlli, anche sul litorale, verranno intensificati al fine di conservare le risorse ittiche. Inoltre, ha invitato tutti i consumatori ad acquistare solo prodotti ittici di cui sia certificata la tracciabilità e per la quale sia comprensibile l’etichetta, che deve contenere tutte le informazioni obbligatorie. L’acquisto da pescatore sportivo e, quindi, da venditori non autorizzati, oltre a favorire il depauperamento della fauna marina, infatti, comporta rischi per la salute. Le attività di controllo proseguiranno con lo scopo di preservare e tutelare gli habitat e garantire che sulla filiera della pesca circolino merci prodotte lecitamente e tracciate.

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Carmelo Dimitri

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