Piero Angela, il giorno dell’addio: “Una vita ben usata dà lieto morire”

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“Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire, così una vita ben usata dà lieto morire”.

E’ la frase di Leonardo Da Vinci che amava ripetere.

Quella che il figlio Alberto ha voluto ricordare.

Perché è arrivato il giorno dell’ultimo saluto a Piero Angela. Prima dell’apertura della camera ardente, allestita nella Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, il figlio Alberto ha pronunciato un discorso “per ringraziare chi è a casa e chi è fuori ad aspettare di entrare” e per celebrare suo padre Piero deceduto sabato a 93 anni.

La salma sarà esposta fino alle ore 19, poi saranno celebrate le esequie con cerimonia laica, così come Angela stesso aveva chiesto.

Sulla bara, anche un mazzo di fiori con la scritta “SuperQuark” in memoria del programma che il cosiddetto “patriarca della divulgazione” ha condotto per 40 anni su Rai 1.

La moglie Margherita Pastore e i figli Alberto e Christine sono arrivati in mattinata a bordo di due auto scure, mentre la bara è stata accolta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ad aspettare il feretro l’assessore alla Cultura Miguel Gotor che presenzierà alla cerimonia.

Alberto Angela e Roberto Gualtieri

Il funerale, che sarà trasmesso dalla Rai si svolgerà a Roma, ma anche la sua Torino onorerà oggi il suo divulgatore. Il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo, ha annunciato un paio di giorni fa che oggi la città sarà in lutto cittadino per “un grande torinese che merita il massimo degli onori per quello che ha dato a Torino e all’Italia”.

Nel suo discorso, seguito da lunghissimi applausi, Alberto ha ricordato la lettera che suo padre ha voluto mandare a tutto il Paese poche ore prima della sua morte. “È stato l’ultimo discorso che ha detto con poche forze”, ha detto descrivendolo “come se fosse rivolto ad amici a fine serata”. Alberto ha poi parlato dell’ultimo insegnamento di suo padre, di «non aver paura della morte» raccontando delle sue ultime ore come un uomo che «si alza dal tavolo dopo una buona cena con gli amici”. “Ci ha insegnato il valore di una vita piena”, ha concluso Alberto raccontando di come con lui in casa avesse la sensazione di avere accanto un Leonardo Da Vinci.

Sono centinaia le persone che attendono in piazza del Campidoglio per entrare nella Sala della Protomoteca. Tra queste, amici, colleghi e collaboratori di Piero Angela che ha trascorso 70 anni della sua vita a lavorare per il servizio pubblico televisivo. Per rendere omaggio alla carriera del giornalista, sono arrivati anche la presidente della Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Carlo Fuortes.

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Redazione Nazionale

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