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I nomi degli arrestati, di Minturno e Formia, nell’operazione Octopus della Polizia di Latina

Pubblicato il 9 Settembre, 2021

Questa mattina, a Latina, le Squadre Mobili di Latina e Roma, assieme a personale del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti di tre persone residenti nel sud pontino, ritenute a vario titolo responsabili dei delitti di tentata estorsione ed atti di illecita concorrenza, reati aggravati dal metodo mafioso.

Si tratta di Giuseppe D’Alterio detto ‘o Marocchino, 65 anni, di Minturno finito ai domiciliari, dell’imprenditore Maurizio De Santis, 49 anni di Formia, e un suo dipendente Giuseppe Montella.

Come si legge nel comunicato della questura di Latina: “Gli sviluppi investigativi hanno consentito di svelare un contesto di elevato spessore criminale finalizzato ad imporre, attraverso reiterate minacce, un regime di monopolio nella commercializzazione al dettaglio di prodotti ittici nei mercati di Latina e Cisterna di Latina”.

Sono state proprio le indagini condotte del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Latina e Roma, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che hanno fatto emergere la posizione del principale artefice delle attività estorsive da tempo consumate all’interno dei mercati settimanali del pesce di Latina e Cisterna, vale a dire Maurizio De Santis.

Con la collaborazione di un suo dipendente, l’imprenditore, titolare di una attività di vendita al dettaglio di prodotti ittici nei mercati, assieme ad un suo dipendente – finito oggi agli arresti domiciliari – dal 2019 ad oggi ha sistematicamente intimidito un esercente di vendita al dettaglio di pesce, nel tentativo di fargli lasciare i mercati di Latina e Cisterna di Latina, obbligandolo tra l’altro a vendere i propri prodotti sottocosto.

Un ulteriore impulso all’attività investigativa è stato offerto dalle dichiarazioni rese da due collaboratori di giustizia che hanno fornito validi elementi in grado di far emergere, sempre all’interno dei citati mercati di Latina e Cisterna di Latina, episodi di tentata estorsione ed illecita concorrenza avvenuti tra il 2016 e il 2018, commessi con violenza e minaccia aggravati dal metodo mafioso.

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