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Polonia

Polonia, parla il presidente Duda: “Non ci sono prove di un attacco a noi” (VIDEO)

Pubblicato il 16 Novembre, 2022

“Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia”.

Così il presidente polacco Andrzej Duda. Il missile è stato “probabilmente un incidente sfortunato”, ha aggiunto Duda.

“Se qualcuno è preoccupato per i movimenti nel cielo, per la presenza di nostre forze militari, vi posso assicurare: queste azioni mirano a rafforzare la nostra sicurezza. Soldati e servizi svolgono i loro compiti. L’intera scena politica parla con una sola voce e con grande responsabilità”, ha evidenziato Duda nelle dichiarazioni dopo la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale.

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La Polonia, secondo quanto si apprende, non ha per ora invocato l’articolo 4 della Nato.

L’articolo 4 del trattato di Washington prevede che “le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate”.

Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato che “L’esplosione avvenuta ieri in Polonia vicino al confine con l’Ucraina è stata probabilmente causata dall’abbattimento di un missile russo senza alcuna intenzione da entrambe le parti”.

“Il materiale raccolto dai nostri servizi e fornito dai nostri alleati indica molto probabilmente che l’esplosione a Przewodow, nella Polonia orientale, è stata causata dall’abbattimento e dalla distruzione di un missile russo”, ha detto Morawiecki, secondo cui “ci sono molti indizi che indicano che uno di questi missili è caduto in territorio polacco senza alcuna intenzione da entrambe le parti”.

L’esercito ucraino ha riferito agli Stati Uniti e agli alleati di aver tentato di intercettare un missile russo nella stessa fascia oraria e vicino al luogo dell’attacco missilistico di ieri in Polonia, ha detto una fonte americana alla Cnn, secondo cui non è chiaro se questo missile sia lo stesso che ha colpito la Polonia.

Anche il presidente Usa, Joe Biden, avrebbe detto ai leader del G7, secondo Dpa, che il razzo era un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina.  

Avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300.

E dopo l’incontro di emergenza a Bali con gli alleati, Biden ha sostenuto che è “improbabile” che il missile sia partito dalla Russia.

“Questo è dovuto all’analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto”.

Il Cremlino ha sottolineato positivamente quella che ha definito “la reazione misurata” degli Usa alle notizie sulla caduta di missili in Polonia, un atteggiamento “in contrasto con le dichiarazioni” di altri Paesi. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

Biden ha spiegato che con gli altri leader si è deciso, all’unanimità, di procedere prima con l’indagine per capire esattamente e poi decidere collettivamente come rispondere.

Un aereo della Nato che volava sopra lo spazio aereo polacco ha tracciato il missile che è finito nel Paese uccidendo due persone, ha dichiarato alla Cnn un funzionario militare dell’Alleanza. “Le informazioni con le tracce radar sono state fornite alla Nato e alla Polonia”, ha aggiunto il funzionario militare.

Dall’inizio dell’invasione russa gli aerei dell’Alleanza effettuano una regolare sorveglianza intorno all’Ucraina. Il funzionario della Nato non ha detto chi ha lanciato il missile né da dove è stato lanciato.

In un comunicato congiunto dei leader del G7 e della Nato diffuso dall’Unione Europea, intanto, viene espressa la condanna degli attacchi che la Russia ha portato ieri su città e infrastrutture civili ucraine e si informa che si è discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l’Ucraina.

“Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia. Siamo d’accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono”, hanno spiegato i leader del G7 e della Nato.

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