Protocollo investigativo fra la Procura della Repubblica e l’Agenzia delle Entrate

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Lo scorso 19 aprile la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate di Caserta ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta il rinnovo del protocollo investigativo, (già sottoscritto in data 18.9.2017) volto alla più efficace e rapida azione di contrasto ai comportamenti penalmente rilevanti volti all’evasione fiscale. 

Il protocollo, anzitutto, è il frutto del costante e proficuo scambio di informazioni fra la Dirigenza della Procura ed i Sostituti Procuratori, i quali, anche in occasione delle periodiche riunioni di coordinamento, hanno segnalato diverse criticità (che, appunto, si è cercato di rimediare) nella gestione del flusso di comunicazioni fra l’Agenzia delle Entrate e questa Procura. 

Il protocollo contempla altresì una serie di adempimenti procedurali volti a garantire, in tempi rapidi, la tassazione dei proventi illeciti derivanti da qualsivoglia attività criminale e l’indeducibilità fiscali dei cc.dd. “costi da reato”, così da rendere sempre meno vantaggiosa, anche sotto il profilo tributario, la commissione di illeciti penali di natura economico-finanziaria. 

L’accordo prevede, inoltre, momenti di specifico confronto operativo tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate – con il coordinamento di questa Procura – nei casi in cui emergano fattispecie di maggiore pericolosità criminale, per il contrasto delle quali è fondamentale l’utilizzo tempestivo dei poteri e delle tecniche investigative propri della polizia giudiziaria, ovvero qualora siano individuate fattispecie di evasione o di elusione particolarmente articolate e complesse, che richiedano una soluzione condivisa e coerente sul piano sia amministrativo che penale. 

Sono stati altresì potenziati anche gli accertamenti economico-patrimoniali finalizzati a risalire alle modalità di reimpiego delle risorse finanziarie illecitamente accumulate, grazie all’evasione fiscale e, comunque, tesi a individuare i beni nella disponibilità, anche di fatto, degli evasori, al fine di procedere al loro rapido sequestro e, quindi, alla loro confisca definitiva 

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Giovanna Giaquinto

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