Una vergogna, così l’hanno definita un po’ tutti. I milanesi hanno trovato la loro città tappezzata, in alcuni punti, di una strana e poco raccomandabile campagna pubblicitaria a dir poco “inusuale”. I genietti del marketing meneghino, coloro insomma che hanno aiutato l’agenzia di pompe funebri a creare il pacchetto di offerte al pubblico che ha scandalizzato l’Italia, hanno pensato bene di scrivere a caratteri ben evidenti che “la bara è in omaggio” specificando poi che la regalano loro.
L’immagine è un guantone da boxe che dà un dritto al coronavirus (“Promozione Covid” si legge in alto, a chiarire di cosa si stia parlando) e promette sostanzialmente che si può morire in pace: il “cappotto di legno” è in regalo e “per pagare e morire c’è sempre tempo”.
L’incredulità della gente a vedere per strada manifesti di quel genere (e immaginiamo i segni di scongiuro, Covid o non Covid) si è trasformata in indignazione social. Ma dalle pompe funebri invece sottolineano il successo dell’operazione pubblicitaria: “Hanno chiamato in tanti, d’altronde è già un periodo di superlavoro”. Dicono che lamentele non ne hanno ricevute. 799 euro tutto compreso è un buon affare.
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